Borsa vittima delle tasse di S. Lue

Borsa, vittima delle tasse Borsa, vittima delle tasse Cellino invoca incentivi per le azioni TORINO. «La Borsa, come sempre, è la vittima sacrificale, il capro espiatorio del fisco». Franco Cellino, presidente degli agenti di cambio di Torino, non la manda a dire: è risentito e spiega perché. «Il ministro delle Finanze Formica aveva parlato dell'introduzione di una serie di provvedimenti fiscali adatti a incentivare l'investimento azionario. Ma l'idea si è dissolta nel nulla. Nel frattempo la Francia, che pure gli incentivi fiscali alla Borsa li aveva già previsti da anni con la famosa legge Monory, è andata ancora più avanti su questa strada ed ha introdotto la detassazione degli investimenti azionari fino a 130 milioni per nucleo familiare a patto che i titoli acquistati vengano mantenuti per almeno otto anni». Ma cosa propone, in concreto? Se introducessero una formula analoga di detassazione anche in Italia, anche più circoscritta come ambito di applicazione, sarebbe comunque utilissimo. In che senso circoscritta? Si potrebbe limitare l'agevolazione alle sole nuove emissioni azionarie, per esempio gli aumenti di capitale e i collocamenti al pubblico, senza però introdurre limiti minimi di tempo per il disinvestimento in modo da non Lrtg-jssdre il mercato. Basterebbe un'iniziativa del genere a rilanciare la Borsa? Andrebbe naturalmente verificato nei fatti. Ma sarebbe utile, specie se accompagnata da una temporanea sospensione dell'imposta sui capital gain delle transazioni in titoli quotati, almeno fino ad un dato recupero del mercato. Perché solo sui titoli quotati? Perché sono quelli dai quali oggi l'erario ricava di meno Ma non le sembra ormai superata questa polemica contro i capital gain? A superarla dovrebbe essere il Fisco, visti i modestissimi introiti che la nuova tassa ha fruttato. Sul piano dell'immagine, però, una sospensione darebbe ancora un grande appoggio alla Borsa. E invece il Fisco e il Tesoro hanno progettato di includere i titoli azionari nell'anagrafe bancaria risparmiando i Bot... Anche stavolta la Borsa paga per prima la demagogia governativa. L'hanno dimostrato con l'imposta cedolare, poi con i capital gain, ora con l'anagrafe bancaria. La verità è che questa banca dati dei conti correnti e dei depositi serve soltanto a preparare il terreno per una revisione generale della tassazione dei redditi finanziari. E cominciando, mando a dirlo, col colpire ancora una volta la Borsa. [s. lue]

Persone citate: Cellino, Formica, Franco Cellino, Monory

Luoghi citati: Francia, Italia, Torino