Così il Kgb tentò di uccidere Solzenicyn

Così il Kgb tentò di uccidere Solzenicyn Clamorosa rivelazione confermata da una lettera dello scrittore: ^operazione Ragno» avvenne nel 71 Così il Kgb tentò di uccidere Solzenicyn Un agente-killer riuscì a iniettargli il veleno in un supermercato MOSCA. Il servizio segreto sovietico tentò di eliminare fisicamente lo scrittore Alexander Solzenicyn. L'attentato venne portato a termine 21 anni fa. Solzenicyn sopravvisse per caso al veleno, alla misteriosa malattia di cui non aveva mai prima capito l'origine. Un caso che gli permetterà ora, dopo ben diciott'anni d'esilio, di fare ritorno in patria. Per maggio, infatti, a Mosca è attesa la moglie dello scrittore, che dovrà organizzare il rientro in Russia del suo profeta disarmato. Trovare le prove documentarie dell'attentato a Solzenicyn sarà probabilmente impossibile, perché i 105 volumi dell'incartamento «Ragno» (pseudonimo affibbiatogli dal Kgb) furono fatti bruciare «per precauzione» nel 1990. Tre anni dopo l'attentato, nel 1974, lo scrittore venne espulso dall'Unione Sovietica. Fabio Squillante e Dmitrij Ukhanov A PAG. 3 Alexander Solzenicyn

Persone citate: Alexander Solzenicyn, Dmitrij Ukhanov, Fabio Squillante, Solzenicyn

Luoghi citati: Mosca, Russia, Unione Sovietica