Il Moro pronto a spiegare le vele

Il Moro pronto a spiegare le vele COPPA AMERICA M Domani a San Diego la barca di Gardini comincia lo scontro con New Zealand Il Moro pronto a spiegare le vele AT^.n t„ t^„~ 1~ .AJ^,»^ ..£fi~i*,1~ Nove regate per decidere lo sfidante ufficiale Fra i difensori via alla sfida fra ConnereKoch SAN DIEGO. I viali di Shelter Island e i piccoli alberghi costruiti sulla riva del mare risuonano di voci nostrane: finalmente i tifosi sono arrivati a sostenere la loro barca; vengono dai più disparati circoli velici della penisola e sono attratti da un evento sportivo unico al mondo, nel quale per la prima volta l'Italia ha saputo giungere così avanti. «Noi con Azzurra siamo arrivati al campo base - puntualizza Cino Ricci - loro con il Moro sono arrivati alla vetta». Eliminati due team australiani e uno spagnolo, battuti Ville de Paris e Nippon, in gara per cercare di conquistare il diritto a sfidare gli americani sono rimaste due nazioni: la Nuova Zelanda, nazione in cui la vela è considerata lo sport nazionale, e l'Italia, un Paese che ha alle spalle una tecnologia d'avanguardia. Siamo arrivati allo scontro più difficile: una serie di 9 regate che iniziano domani e che designeranno lo sfidante ufficiale. La barca che per prima si aggiudicherà 5 prove vincerà la Louis Vuitton Cup e verrà nominata Challenger. Prendono invece il via oggi le finali delle selezioni per la scelta del difensore americano; Bill Koch e Dennis Conner si affronteranno in una serie di 13 regate: alla squadra che per prima otterrà 7 vittorie, verrà assegnato il titolo di defender ufficiale. Raul Gardini, ideatore e anima della sfida italiana, è arrivato a San Diego. Alloggia con i figli all'Humphrey's, quello stesso albergo, posto vicino alla base del Moro, in cui da più di un anno vivono tutti i membri del nostro equipaggio. Nella base del Moro di Venezia si lavora assiduamente: le 19 persone della veleria sono impegnate notte e giorno a realizzare nuove vele; tra di esse anche alcuni spinnaker da poppa tagliati secondo le indicazioni dei velai francesi. Il Moro di Venezia si è allenato ieri con Ville de Paris, una barca molto veloce in poppa, andatura nella quale gli italiani si sono dimostrati finora più lenti. «Abbiamo preparato una barca che è un violino» ha detto Gabriele Rafanelli, general manager della squadra italiana, sicuramente la più organizzata tra tutte le partecipanti alla regata. Gardini non sarà a bordo ed al suo posto ci sarà Steve Erckson, ex olimpionico Star. Il Moro e New Zealand si sono già incontrati 6 volte in regata dall'inizio delle selezioni e la barca neozelandese si è aggiudicata 4 prove. Lo scafo kiwi, un progetto del neozelandese Bruce Farr, è considerato più versatile di quello italiano e quindi adatto sia al vento leggero che a quello medio-forte. Molto leggero, sopporta molto male l'onda spezzata. La barca italiana è un progetto di German Frers che si è dimostrato eccezionale soprattutto con venti medio-forti. E' uno scafo pesante, 5 tonnellate in più di New Zealand, molto invelato e potente. Per quanto riguarda la parte immersa, New Zealand dispone di una chiglia rivoluzionaria, realizzata con due pinne mobili, che sostengono un lungo bulbo; non esiste timone e la direzione viene data con il movimento parallelo delle appendici, che agiscono come due ali d'aereo, accelerando il flusso dell'acqua tra di loro. Grazie a questo la chiglia è più efficiente e la barca riesce a stringere meglio il vento. In campo americano, l'atmosfera si è surriscaldata da quando Dennis Conner e il suo Stars & Stripes sono riusciti ad entrare in finale. S & S era stato costruito per il Campionato del Mondo del '91 ed è rimasto l'unico scafo di «Big Bad Dennis» che, nonostante la sua fama e abilità, non è riuscito a trovare sufficienti sponsorizzazioni. Contro di lui scende in campo Bill Koch, il miliardario del Kansas, che ha fatto costruire 4 scafi e che, in caso di vittoria, potrà scegliere tra America 3, una barca per venti medio leggeri, e Kanza, per venti forti. S & S è una barca per venti leggeri e Conner le sue vittorie le ha conquistate tutte regatando sui salti di vento. Da un'analisi di tutti i risultati delle regate corse finora, realizzata dal Giornale della Vela, la barca più veloce risulta Il Moro con 2h 11 '53", seguita da New Zealand con 2h 14'26", Kanza con 2h 15' 16" e da Stars & Stripes con 2h 24'29". Il che conferma che il Moro di Venezia è la barca più veloce, ma in condizioni di vento medio-forte, e che le due barche americane sono decisamente più lente. L'impressione generale è che, come nell'83 e nell'87, chi vincerà le selezioni degli sfidanti, vincerà la Coppa America. Ida Castiglioni Al FINALIST! $3 ff / TIMONIERE «V *S# * PARTENZE 8 7 8 7 7 TIMONIERE 8 8 8 1* §* TATTICA 7 8 8 7 7 EQUIPAGGIC 8 8 8 7 7/ VELOCITY Wfc 7 8 7 8 7/ SCAFO fort! 8 7 6 7 8/ CHIGLIA _ a 7 U (CAPACITY Dl 7 8 7 0 : o STRINGEREILVENTO) / / VELE 8 8 8 8 8 MORALE // DELL'EQU1 PAGG10 7 8 8/ 6 6 RESISTENZA // ALLO STRESS 7 8^8 7 7 DETERMI NAZI ONE /" AVINCERE 8 8 8 7 7/ NOTE: NON SI SA ANCORA SE KOCH FARA' CORRERE KANZA 0 AMERICA 3 * QUANDO KOCH E' AL TIMONE