Derby l'ultimo tranello

Derby, l'ultimo tranello Capello chiede al rientrante Van Basten il gol-scudetto Derby, l'ultimo tranello Milan senza Rossi, gioca Antonioli Zenga non crede all'Inter vincente MILANELLO DAL NOSTRO INVIATO Perde un altro pezzo il Milan quasi campione proprio in vista di un derby che potrebbe trasformarsi nella classica trappola per topi. Dopo Simone e Gullit, ecco Sebastiano Rossi. Il portiere si infortuna in allenamento: un improvviso dolore al ginocchio lo induce a fermarsi, verrà sostituito da Antonioli. I casi della vita: il titolare della Under 21 esordisce fra i pali del Milan in campionato in concomitanza con l'amico-avversario Peruzzi. Anche martedì scorso sono stati rivali a Torino. Per Rossi si parla di menisco al ginocchio destro ma i medici per ora non si sbilanciano, attendono accertamenti più concreti. Peccato, perché il portiere meritava di concludere una stagione che l'ha visto spesso recitare da protagonista. Sconfitto per la prima volta a Torino in Coppa Italia ma ancora imbattuto in campionato, il Milan chiederà oggi ad un'Inter un po' frastornata e priva del suo miglior talento, Matthaeus, i due punti che significherebbero, secondo Evani, «lo scudetto al sessanta per cento». Nonostante il distacco-record di 14 punti, un autentico abisso fra le due squadre, nonostante il pessimismo di Zenga, pronto a suggerire l'uno fisso nella schedina, il Milan non si fa distrarre. Capello: «Zenga vuole convincerci del contrario, non c'è giocatore che sia disposto a perdere il derby prima di giocarlo. Noi siamo preoccupati nel modo giusto anche perché chi critica l'Inter dimentica che ha infilato una serie di risultati positivi. D'accordo, non vince, però non perde e a San Siro non prende gol». Gli chiedono di rispondere a Boskov, secondo il quale la Sampdoria è meglio del Milan: «Può dire quello che vuole, ci sono i precedenti che parlano chiaro in fatto di successi e meriti. Noi pensiamo alle nostre partite, al derby, ai punti che contano. Ho letto tante opinioni rispettabili dopo la sconfitta di Torino per cui stavolta mi auguro di non sentire dire che abbiamo giocato bene e perso. Naturalmente è una battuta, il bel gioco paga sempre la classifica. La Juventus passa in sottordine, è l'Inter che merita attenzione. Un'Inter diversa da quella dell'andata, che applica un calcio più tradizionale, anche se quella di Orrico era una zona diversa dalle altre». Col recupero di Van Basten e con Antonioli in porta (in panchina andrà il giovane Cudicini, figlio dell'indimenticato portiere del Milan di Rocco) la squadra di Capello è pur sempre uno squadrone. Il problema però, secondo Tassotti, uno che se ne intende, non sarà lo stato fisico bensì la testa: «Vedremo se ci siamo nel modo giusto. Stiamo giocando con un ritmo notevole, tre partite la settimana, oltretutto di alto livello. Domenica a Cremona, martedì a Tori¬ no, oggi con l'Inter. Però se vinciamo non ci ferma più nessuno e noi vogliamo vincere». Nel confermare che a fine stagione dovrà farsi operare ad una caviglia, Evani parla in modo appropriato di partita ad alto rischio: «Noi abbiamo tutto da perdere da una gara come questa perché l'Inter potrebbe tirare fuori l'orgoglio e riscattare così un'intera stagione. Per noi teoricamente è soltanto una tappa di avvicinamento al titolo. E poi chi alla vigilia parte battuto ha sempre qualche carta in più da giocare. Guardate cosa avvenne l'anno scorso con la nostra squadra reduce dall'amara esperienza di Marsiglia... Chi era disposto a giocare due soldi sulla nostra pelle?». Tocca a Van Basten legare questi discorsi, concludere alla sua maniera l'introduzione al derby. «E' un momento importante e non dobbiamo perdere. Noi siamo sempre stati capaci di cogliere il bersaglio quando è stato necessario: cercheremo di farlo ancora. Oltretutto io resto imbattuto, perché non c'ero a Torino, e vorrei restare tale sino alla fine. Pur avendo segnato 3 gol in 8 derby, ho un conto da saldare: quattro anni fa, quando vincemmo 2-0 e conquistammo lo scudetto, io ero in panchina». Come a dire: stavolta non c'è Sacchi a fermarmi, l'Inter prepari la stuoia per il bomber del campionato. I nerazzurri non si fanno illusioni ma daranno battaglia. Baggio o Montanari l'avversario per Van Basten col rientrante Berti a centrocampo: potrebbe essere la sorpresa del derby. Giorgio Gandolf i Van Basten (sopra) urla di gioia dopo un gol Capello spera che la scena si ripeta nel derby A fianco Carlo Cudicini 18 anni che andrà in panchina E' figlio di Fabio «Ragno nero» (nel riquadro) ex portiere rossonero 30 anni fa

Luoghi citati: Cremona, Italia, Marsiglia, Torino