Sorpresa, nell'uovo c'è una pistola

Sorpresa, nell'uovo c'è una pistola Napoli, le confezioni regalo preparate per ingraziarsi i potenti della camorra Sorpresa, nell'uovo c'è una pistola Sequestrate in un bar ricevitoria del totonero Pronteanche cassette di whisky con l'hashish NAPOLI NOSTRO SERVIZIO Ad ognuno la sua sorpresa: giocattoli per i bambini, monili per le signore e pistole per i camorristi. Uova di Pasqua molto speciali, quelle sequestrate ieri dalla polizia in un bar dei Quartieri Spagnoli, nel cuore della vecchia Napoli. Dentro l'involucro di cioccolato c'erano armi complete di caricatori e munizioni. Un regalo degno di un boss. E la bottega offriva anche un'alternativa: una bella scatola di whisky di marca, arricchita da stecche di hashish. Nel deposito del bar Donato, in vico Speranzella, gli agenti hanno trovato un campionario di cadeaux pasquali. Sì, perché uova e liquori non erano originali nascondigli per traffici sporchi. Le armi e la droga, dicono gli investigatori, dovevano finire nelle case dei padroni del rione, un omaggio adeguato al rango e ai gusti di gente di rispetto. Ma una soffiata ha fat¬ to scattare la perquisizione. La ricerca pareva andata a vuoto, quando un poliziotto ha avuto l'idea di rompere un uovo di Pasqua, avvolto nella carta colorata. All'interno c'era una pistola. Venerdì di passione per Giovanni Mastrobuono, 49 anni, il titolare del bar, conosciuto come «O' biscazziere». Lui, dice ora la polizia, è legato a filo doppio con il clan di Ciro Mariano, numero uno della camorra che detta legge ai Quartieri. Dopo aver tirato fuori dal guscio di cioccolato una P-38, gli uomini del commissariato si sono dati da fare e hanno trovato altre sorprese per la Pasqua dei pistoleri: due uova imbottite con una cai. 9 e una 7,65 con tanto di canna modificata e silenziatore. Un quarto revolver era stato inserito nella confezione. C'erano poi le armi a disposizione del proprietario, due pistole nascoste sotto il banco. Ma la ricerca ha portato anche alla scoperta del whisky al¬ l'hashish. Quattro scatole con altrettante bottiglie e pani di droga, per un peso complessivo di oltre un chilogrammo e mezzo. A «inguaiare» definitivamente il commerciante, c'è stato infine il ritrovamento di un migliaio di blocchetti usati per il Totocalcio clandestino, con scommesse sulle ultime partite di Coppa Uefa - il bar ha, tra l'altro, una regolare ricevitoria - e un discreto quantitativo di sigarette di contrabbando. In carcere sono finiti il titolare del locale, la moglie, Antonietta Cavaliere, 47 anni, e il figlio, Gennaro Mastrobuono, 21 anni, che ha cercato di addossarsi ogni colpa. Tutti sono accusati di associazione per delinquere, detenzione di armi, spaccio di droga e organizzazione del gioco clandestino. E per due fratelli, Gennaro e Vincenzo Saporito, arrivati nel bel mezzo della perquisizione e intervenuti in difesa della famiglia, è scattata una denuncia. Gli investigatori sono convinti che le uova pasquali e i liquori, con gli omaggi annessi, erano stati preparati artigianalmente, forse su commissione o forse per ingraziarsi i potenti del rione. La sorpresa sarebbe stata grande e certo apprezzata. Molto più di quella che gli agenti hanno fatto agli incauti donatori. Pasqua con chi vuoi, per loro i vicini di cella non saranno certo la compagnia desiderata. Mariella Cirillo Una delle uova con all'interno la pistola sequestrate a Napoli

Persone citate: Antonietta Cavaliere, Ciro Mariano, Gennaro Mastrobuono, Giovanni Mastrobuono, Mariella Cirillo, Vincenzo Saporito

Luoghi citati: Napoli