Una Pasqua che sembra un Natale

Una Pasqua che sembra un Natale Domenica e lunedì, promettono gli esperti, avremo una sorpresa: il sole Una Pasqua che sembra un Natale Pioggia, freddo e neve, ma l'esodo non si ferma ROMA. Neanche la pioggia li ha fermati. Imperterriti, i venti milioni di italiani annunciati dai bollettini delle società autostradali hanno imboccato la via delle vacanze. Qualcuno, semplicemente, ha cambiato itinerario all'ultimo momento, dirottando sulle località invernali. Già, domani, giorno di Pasqua, si scierà su tutto l'arco alpino, da Sestriere a Cortina, da Courmayeur a Gardena. Perfino sui monti di Ascoli. E' nevicato anche lì, nelle ultime 24 ore. Alberghi e impianti di risalita hanno riaperto in tutta fretta, per cogliere l'opportunità di un buon affare fuori stagione. Ma neanche al mare si lamentano. I turisti, soprattutto italiani, sono arrivati numerosi nelle località della Riviera romagnola (a Rimini hanno già riaperto 700 alberghi) e di quella ligure. E in Sicilia. Ma qui sono soprattutto stranieri: fran¬ cesi, tedeschi e, novità, gli spagnoli. Sono sbarcati a Palermo e Catania, con destinazione Taormina (ieri c'erano già 15 mila presenze), Cefalù e le isole Eolie. I voli per Lampedusa e Pantelleria sono al completo. Molti hanno scelto la vacanza culturale e passeranno i giorni di Pasqua e Pasquetta a visitare i centri storici di Roma e Venezia, Firenze e Assisi, Gubbio e Ravenna e di altre città d'arte. Più difficile sarà, per loro, entrare nei musei. A Roma, ad esempio, i musei comunali resteranno chiusi sia domani, sia lunedì. Unica eccezione: il palazzo delle esposizioni, aperto a Pasquetta. Oltre un milione, invece, ha scelto per questo primo ponte dell'anno l'estero. Soprattutto Parigi, più che mai la città europea preferita. Ma saranno molti anche gli italiani che si ritroveranno per le vie e le piazze di Vienna, Amsterdam, Praga, Berlino e Londra. La vacanza d'elite, però, quest'anno si fa in campagna. Una pattuglia sempre più consistente di persone ha scelto tra le settemila aziende agrituristiche sparse per l'Italia il luogo in cui trascorrere, in tranquillità, le feste. Magari per ritemprarsi in vista dello stress del ritorno che si annuncia più caotico delle partenze. Ma code e rallentamenti non sono mancati neanche ieri: 12 chilometri sull'Autosole tra Orvieto e Attigliano per il rovesciamento di una «bisarca» carica di auto, dieci chilometri vicino a Firenze per un maxitamponamento in galleria e sulla «A3» tra Palmi e Gioia Tauro, per un altro «Tir» impazzito. Ci sono stati anche due morti, tra Monte Porzio e Roma Sud. E oggi, si replicherà. Ma il tempo, assicurano i meteorologi, sarà migliore, non pioverà più sulle strade delle vacanze. [p.p. 1.1

Persone citate: Cefalù, Natale Pioggia