L'asso delle spie inglesi che voleva rovesciare Lenin di Carlo Grande

L'asso delle spie inglesi che voleva rovesciare Lenin Viene alla luce dagli archivi di Mosca la storia di Sidney Reilly: nel 1918 tentò un golpe appoggiandosi ai lettoni L'asso delle spie inglesi che voleva rovesciare Lenin Dopo ilfallimento dell'operazione UKgb lo attirò in trappola e lo uccise JRA elegantissimo, cinico, aveva modi impeccabili. Piaceva alle donne, parlava correntemente il russo e il tedesco. Sidney Reilly, fra le due guerre, era davvero il numero uno delle spie inglesi. Nel 1918 cercò addirittura di far cadere i bolscevichi, e per poco non ci riuscì. Ma il Kgb lo aspettò al varco per anni, finché, nel 1925, riuscì a catturarlo con una delle più perfette operazioni nella storia del controspionaggio. Alla Lubianka, Reilly fu sottoposto per mesi alle più sottili torture psicologiche. E alla fine crollò. I documenti sull'«asso delle spie inglesi» riemergono solo oggi dagli archivi del Kgb. Dopo averli consultati, Phillip Knightley ha ricostruito per l'Observer tutta la vicenda. Reilly era nato a Odessa nel 1874, ma sposò un'irlandese e divenne cittadino britannico. La protezione di Sir Henry Hozier, padre della futura moglie di Winston Churchill, gli assicurò un filo diretto con il primo ministro inglese. Nel 1918, entrato nel Servizio segreto britannico, andò in missione a Mosca, per un'«operazione impossibile»: provocare una contro-rivoluzione, abbattere il comunismo nascente e portare la Russia sotto il controllo britannico. Distribuì migliaia di rubli ai lettoni, facendo leva sul loro malcontento: «Sono gli unici soldati che ci sono a Mosca - disse : chi controlla i lettoni controlla la capitale». La guardia del corpo lettone avrebbe dovuto arrestare Lenin e Trotsky, trascinandoli lungo le strade in mutande per dimostrare a tutti che «i tiranni della Russia erano stati catturati». Contemporaneamente, al comando di un noto ufficiale zarista, 60 mila ufficiali dei russi bianchi avrebbero dovuto imporre un nuovo governo. Stessa tecnica a San Pietro¬ burgo: il segnale sarebbe stato l'arresto del capo della polizia segreta locale, Uritzsky. Ma i controrivoluzionari della città non aspettarono il momento convenuto, e il 30 agosto 191C uccisero Uritzsky nel suo ufficio. La sera dopo, a Mosca, Dora Kaplan sparò due volte a Lenin, ferendolo gravemente. La ribellione dei lettoni fallì, i 60 mila ufficiali non si mossero. Il golpe era fallito perché l'Ogpu, precursore del Kgb, sapeva già tutto, fin dall'inizio. I due lettoni con cui l'agente inglese si era accordato erano ufficiali dei servizi segreti. Reilly fu costretto a fuggire: mentre a Londra veniva insignito della Croce Militare, a Mosca il Tribunale supremo rivoluzionario lo condannava a morte in contumacia. Negli anni seguenti Reilly continuò a tramare contro il comunismo, preparando un viaggio in Urss in incognito. Voleva mettersi in contatto con un'organizzazione segreta anti-comunista, detta «Il Trust». Errore fatale. Il Kgb non era solo infiltrato nel «Trust»: l'aveva creato. Reilly arrivò a Mosca il 27 settembre, e incontrò i capi dell'organizzazione anti-comunista vicino a una dacia. Alla fine della riunione un'auto era pronta per ricondurlo a Mosca. Due ufficiali del Kgb, lo portarono direttamente alla Lubianka. Durante i primi interrogatori, Reilly ammise solo di essere en¬ trato illegalmente in Urss, ma rifiutò categoricamente altre informazioni. Poi, come rivela il suo drammatico diario di quei mesi, i russi iniziarono il gioco del gatto con il topo: lo prelevarono più volte dalla cella, fingendo di portarlo davanti al plotone d'esecuzione. Volevano convincerlo a tornare in Occidente, per lavorare con loro. Ma Reilly, nonostante avesse firmato una confessione nella quale si diceva disposto a collaborare, rifiutò sempre di fare il salto della barricata. Così, alle 8 del mattino del 5 novembre 1925, quattro ufficiali del Kgb lo portarono in auto fuori città e lo uccisero. Il «Trust» sopravvisse per un paio d'anni, poi fu sciolto dal Kgb. Gli ufficiali che presero parte all'«operazione Reilly» entrarono in contrasto con Stalin. Vennero eliminati, tranne uno. Carlo Grande