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Dispersi da 3 giorni a quindici sotto zero Quattro alpinisti trentini sul Cervino Dispersi da 3 giorni a quindici sotto zero CERVINIA. «Sono senz'altro al riparo in una buca scavata nella neve. Sono esperti e attrezzati, se la caveranno». Renzino Cosson, responsabile del Soccorso alpino valdostanto, mostra tutto l'ottimismo di cui è capace. Ma 4 alpinisti (un istruttore e tre aspiranti guide) hanno trascorso tre notti all'addiaccio, sotto una bufera di neve e a temperature sui 15 sottozero. L'istruttore è Aldo Leviti, 41 anni, di Predazzo. I suoi allievi: Mario Pedretti, 35, di Carisolo, Fausto Plotegher, 37, di Folgaria e Duilio Boninsegna, 33, di Imer, tutti della provincia di Trento. Secondo i soccorritori, sono fra il Cervino e la Testa Bianca, sulle Alpi Pennine, al confine con la Svizzera. Le ricerche sono cominciate martedì pomeriggio: i 4 non erano rientrati a Cervinia, punto base di un corso per aspiranti guide organizzato dalla provincia di Trento a cui partecipano 24 persone. Lunedì erano partiti in gruppi per una lunga escursione. «Martedì eravamo nella zona della Dame Bianche - raccontano i compagni dei dispersi - lì abbiamo deciso di separarci e seguire percorsi diversi. Noi abbiamo tenuto la radio». La punta delle Dame Bianche (4357 metri) è dietro al Cervino, lì la spedizione ha saputo per radio che Giampietro Cemin, 29 anni, anche lui iscritto al corso, era morto, precipitato in un ghiacciaio a pochi chilometri da lì. L'allarme è scattato martedì pomeriggio. A Cervinia mancavano all'appello Leviti, Pedretti, Boninsegna e Plotegher. Protezione civile, guardia di finanza, guide alpine valdostane e soccorso svizzero hanno perlustrato tutta la zona dalla diga di Place Moulin, in Valpelline, fino alla Vató le del Cervino. Hanno volato per tutta la giornata di ieri finché la luce consentiva un minimo di visibilità e finché le proibitive condizioni del tempo non mettevano a repentaglio la vita dell'equipaggio degli elicotteri. Ma per ora nulla. [s. m.]