«L'inferno c'è e brucia davvero»

«L'inferno c'è e brucia davvero» Per Civiltà Cattolica se i fedeli non ci pensano più è colpa del clero «L'inferno c'è e brucia davvero» Igesuiti: sbagliano preti e vescovi a non parlarne ROMA. L'inferno esiste. E il torto di sacerdoti, vescovi e fedeli è nel ricordarsene troppo poco. A richiamare la realtà del fuoco eterno per i peccatori incalliti è «Civiltà cattolica», che gli dedica un editoriale. L'inferno è descritto a tinte vivide: «Esiste, è eterno; è la sorte di chi muore in peccato mortale; segue immediatamente la morte; è una terribile sofferenza, soprattutto per la privazione di Dio». Il testo pubblicato sulla rivista dei gesuiti - approvato preventivamente dalla Segreteria di Stato - serve anche a far conoscere il pensiero delle autorità vaticane su un aspetto della dottrina cattolica poco presente nella vita di tutti i giorni. Per «Civiltà cattolica» se molti fedeli non pensano più all'inferno la colpa va attribuita anche alla pubblicistica teologica e alla predicazione di sacerdoti e vescovi. S. Berrettoni A PAGINA 13

Persone citate: Berrettoni