Piossasco non si sente protetta

Piossasco non si sente protetta Pochi carabinieri Piossasco non si sente protetta Piossasco è una «zona franca» per i criminali. La denuncia arriva con un documento che l'amministrazione comunale ha inviato al ministro di Grazia e Giustizia, Martelli, e al suo collega dell'Interno ed ai parlamentari piemontesi per ottenere una nuova caserma per i carabinieri. Si legge nel documento: «I fenomeni dello spaccio di droga e degli scippi sono legati soprattutto a personaggi provenienti da Orbassano, Volvera ed altri Comuni dell'area metropolitana che qui cercano anonimato e facile possibilità di fuga». Aggiunge il vicesindaco, Adriano Andruetto: «I dati confermano che a Piossasco i crimini sono in aumento: non si spiegherebbero altrimenti le cinque rapine, in pochi mesi, alle nostre banche, gli atti di vandalismo, lo sviluppo negli ultimi anni della criminalità organizzata che qui da noi non si era mai vista». Considerato il ridotto numero, per esigenze di bilancio, di vigili urbani, il peso della maggior parte della lotta verso la criminalità ricade sulle spalle dei carabinieri che, pur essendo solo in 15, compresi i sottufficiali, devono occuparsi non solo di Piossasco ma anche di Sangano e Bruino. «Una caserma adeguata alle esigenze - precisa il sindaco, Lillo Pirillo - permetterebbe quell'aumento di organico che consentirebbe ai carabinieri di operare al meglio». Il Comune intanto ha già acquistato l'area su cui dovrebbe sorgere la nuova caserma, in piazza Vittorio Emanuele. La spesa che dovrebbe affrontare il ministero della Difesa per la costruzione è di circa un miliardo e mezzo.

Persone citate: Adriano Andruetto, Lillo Pirillo

Luoghi citati: Bruino, Orbassano, Piossasco, Sangano, Volvera