La minoranza della Cgil si ribella sulla «scala»

La minoranza della Cgil si ribella sulla «scala» Verrà chiesta una consultazione degli iscritti La minoranza della Cgil si ribella sulla «scala» ROMA. La scala mobile e la sua riforma dividono la Cgil al punto che la minoranza di «Essere Sindacato» chiederà la consultazione tra gli iscritti e presenterà al direttivo del 22 e 23 aprile un proprio documento alternativo. A guidare la «rivolta» sono stati Fausto Bertinotti e Giorgio Cremaschi. Il primo è intervenuto alla riunione della segreteria confederale dissociandosi dall'ipotesi di modifica della scala mobile fatta dalla maggioranza, mentre l'ex segretario nazionale Fiora ha espresso il suo dissenso nel «gruppo di lavoro» coordinato dal segretario confederale Sergio Cofferati. L'ipotesi della maggioranza prevede: sostituzione del paniere con l'indice Istat depurato dagli aumenti Iva; predeterminazione annuale degli scatti ma con il riallineamento semestrale in caso di scostamento tra inflazione programmata e quella reale; riallineamento dell'indice da quel momento in poi, invece del conguaglio successivo. In questo modo l'indice corrisponde sempre all'inflazione reale. Per la minoranza, invece, Cremaschi insiste «perché sia mantenuto l'attuale meccanismo di scala mobile» e dice: «Andremo al Comitato Direttivo con due proposte diverse e chiederemo la consultazione tra i lavoratori». In pratica sceglie la strada del contratto dei chimici che prevede l'anticipo dei punti di contingenza in base all'inflazione prevista e la verifica a fine anno. [Agi]

Persone citate: Cremaschi, Fausto Bertinotti, Fiora, Giorgio Cremaschi, Sergio Cofferati

Luoghi citati: Roma