Csm, sciopero anti-Cossiga di Claudio Martelli

Csm, sciopero anti-Cossiga Salta la riunione informale che doveva svolgersi stamattina Csm, sciopero anti-Cossiga / consiglieri della sinistra avevano deciso di non partecipare all'incontro «Dovevamo parlare della Sicilia, una ripetizione di uno stanco rituale» ROMA DALLA REDAZIONE La riunione «informale» del Csm prevista per oggi con il Presidente della Repubblica, il ministro della Giustizia e i vertici degli uffici giudiziari siciliani è stata annullata. Motivo: il rifiuto dei consiglieri «di sinistra» dell'organo di autogoverno dei giudici di partecipare alla seduta. L'annuncio è stato dato ieri sera dal vicepresidente del Csm Galloni, durante la seduta del plenum. Pochi minuti prima Cossiga gli aveva fatto sapere che l'appuntamento del giorno dopo era saltato. Poco più tardi, il comunicato ufficiale del Quirinale: «Il presidente della Repubblica ha espresso il suo fermo dissenso dalle ragioni addotte dai consiglieri che hanno manifestato perplessità sull'opportunità della riunione, e pur restando fermamente convinto dell'utilità dell'incontro, ha deciso di revocare la seduta non intendendo coinvolgere in una polemica tutta personale e politica la magistratura siciliana che ha tanti meriti e affronta con grande senso del dovere i gravi problemi della giustizia in zone così duramente colpite dal crimine». E' stata la conclusione di una polemica avwiata in mattinata da dieci dei trenta componenti eletti del Consiglio. I rappresentati di Md, del pds, del Movimento per la giustizia e di Proposta 88 avevano annunciato con tre distinte lettere a Galloni che avrebbero disertato la riunione sui problemi della risposta giudiziaria alla mafia in Sicilia. Per i consiglieri di Md, la discussione di oggi non sarebbe stata altro che «una sterile ripetizione di attività già sperimentate, una riproposizione di uno stanco rituale espressivo di una lotta alla mafia fatta di gesti e parole anziché di concrete, coraggiose iniziative». Più duri ancora i tre consiglieri laici del pds: l'iniziativa di Cossiga, a loro giudizio, corrispondeva «a schemi propri dell'ordinamento giudiziario vigente prima dell'avvento della Costituzione del 1947». Per gli altri due movimenti, infine, la riunione informale sarebbe stata pressoché inutile in quanto «non suscettibile di risolversi nell'adozione di provvedimenti o risoluziontoperative». Contrari e polemici con la diserzione dei tre gruppi gli altri componenti il Csm («è uno sciopero bianco di una minoranza», ha detto il socialista Patrono), i quali sostenevano comunque l'opportunità dell'incontro. Intanto il Csm ha preparato un altro allarmante documento sull'emergenza mafia, che definisce «evanescente» la risposta giudiziaria alla criminalità nella provincia di Agrigento. Il ministro della Giustizia Claudio Martelli

Persone citate: Cossiga, Galloni, Patrono

Luoghi citati: Agrigento, Roma, Sicilia