In Sicilia e Germania 14 arrestati di A. R.

In Sicilia e Germania 14 arrestati Blitz antimafia In Sicilia e Germania 14 arrestati AGRIGENTO. A dieci giorni dall'assassinio del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, in un agguato ad Agrigento, c'è una prima risposta alle agguerrite cosche mafiose locali, in particolare a quelle di Palma di Montechiaro. Nell'operazione scattata simultaneamente ieri notte e all'alba in Sicilia e a Mannheim in Germania, sono state arrestate 14 persone. Una è Grazia Ribisi, di 48 anni, sorella di boss e, secondo gli investigatori, lei stessa «pezzo da 90» dei clan locali. I carabinieri dei Ros (Reparti operativi speciali) e dei comandi agrigentini hanno eseguito 11 arresti, 3 la polizia. Cinque persone sono temporaneamente sfuggite alla cattura e altre 35 sono destinatarie di informazioni di garanzia per associazione mafiosa, l'imputazione estesa pure ai 14 già ammanettati. In Germania quattro «picciotti» palmesi avevano perfino portato con sé due fucili a lupara, una rivoltella calibro 38 con la canna lunga, una pistola calibro 7,65. Gioacchino Schembri, 32 anni, quando si è visto affrontare dai carabinieri e dai poliziotti tedeschi non ha esitato a imbracciare uno dei fucili con le canne mozze. Ha lasciato partire due scariche di lupara, ma non ha intimorito gli uomini incaricati di bloccarlo. Con Schembri sono stati arrestati i fratelli Gaspare e Ignazio Incardona di 36 e 34 anni e Gioacchino Calafato di 42, indicati come componenti del clan Allegro. A Zafferana Etnea, vicino a Catania, è stato preso Ignazio Allegro che vi si trovava in soggiorno obbligato per ordine della magistratura. Anche Francesco Allegro era stato allontanato da Palma di Montechiaro e destinato però a Petrosino, un piccolo centro fra Trapani e Marsala, dove è stato intercettato dai carabinieri. Un altro nella stessa condizione degli ultimi due, Gaspare Calafato, è stato preso a Sciacca, porto peschereccio e stazione termale dell'Agrigentino. Pure in carcere, i fratelli Domenico e Giuseppe Allegro, Giuseppe e Giovanni Calafato, nonché Salvatore Puzzanghero e Nicolò Ribisi di 20 anni, il cui padre, Rosario, fu ucciso tempo fa. Tre dei sei fratelli Ribisi sono stati assassinati: il quarto, Ignazio, è latitante, quindi c'è Pietro che sta facendo uno sciopero della fame all'Ucciardone per smentire di essere un «pentito», voce questa circolata insistentemente giorni fa, la sesta è Grazia, [a. r.]