Quottrocentomila lire per il diploma di playboy di E. N.

Quottrocentomila lire per il diploma di playboy GERMANIA Le 4 fasi dell'approccio, secondo gli organizzatori: osservazione, sorriso, discorso, conversazione Quottrocentomila lire per il diploma di playboy Sul lago di Costanza una scuola di seduzione, basta un weekend BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Basta un weekend, bastano trecento marchi più le spese di soggiorno in un albergo: per poco più di quattrocentonula lire, assicurano gli organizzatori dèlia «Flirtschule Abc Aktuel», è possibile impratichirsi nei rudimenti della disciplina. Le possibilità di successo sono ottime, pare: chi ha seguito il primo corso di flirt della Germania unita a Weingarten, una cittadina di 23 mila abitanti sulle colline affacciate al Lago di Costanza, ne è entusiasta. Il diploma, che «dà diritto a sorridere e a prendere contatto» con l'altro sesso, come precisa con ironia la scritta in gotico, ha già aiutato decine di persone. Le regole da seguire sono poche ma «severe», sostiene il direttore della scuola, Wolfgang Bogatzski, trentasette anni, un professionista che ha messo la sua esperienza a disposizione degli allievi e delle alheve. Prima di tutto attenzione al «contatto oculare»: il primo sguardo è importantissimo perché apre la via, introduce al futuro, anticipa il senso di quel che avverrà poi. «Per la prima impressione non c'è una seconda volta», è la massima della scuola, «i primi sette secondi sono decisivi». Per «flirtare bene» è indispensabile capire fin dall'inizio, infatti, se vale la pena di rischiare: Bogatzski consiglia di guardare negli occhi il potenziale partner e badare alle pupille. Se sono allargate, l'uomo o la donna provano simpatia e sono interessate al contatto, se restano socchiuse inutile sprecare tempo e fatica, non succederà niente. Luoghi di incontro tradizionali, come i bar per single, vanno benissimo; ma perché non provare anche al supermercato? Potrebbe essere l'ideale per incontrare qualche anima gemella: attenzione al carrello dunque, uno sguardo a quel che c'è dentro serve a svelare segreti interessanti, meglio di un discorso alle volte. Uno scapolo, una ragazza sola, li si riconosce anche da quel che comprano, dalla quantità e dal genere di prodotti d'uso quotidiano. Ma per essere sicuri di riuscire, assicura il direttore della «Flirtschule» - che avrà forse numerosi imitatori in un Paese dove la rudezza nasconde spesso una diffusa timidezza -, è necessario ricordare le «quattro fasi principali del flirt». Tutto comincia con 1'«osservazione», momento delicato per valutare se l'uomo o la donna sono davvero soli e in cerca di una compagna o di un compagno. Seconda norma «mostrare interesse, sorridere e stabilire un contatto con lo sguardo», ma con moderazione: non bisogna guardare troppo negli occhi, due secondi sono il tempo massimo, altrimenti c'è il rischio di «deformare» una situazione ancora incerta, fragile, aperta. L'insegnante consiglia di guardare «fino a che non si riesce a riconoscere il colore degli occhi». Terza regola, attaccar discorso: ma anche qui con cautela e senza forzature che potrebbero aprire ferite precoci alla futura relazione. Basta un complimento ma lieve, o meglio ancora un'informazione: la richiesta di un consiglio, per esempio, se si è al supermercato. Quarta regola la conversazione, con un'ultima avvertenza: non parlare troppo di se stessi. Ma per finire ricordate quanto è importante la distanza, suggerisce Bogatzski: badate a non invadere lo «spazio personale», non avvicinatevi troppo per non dare all'altro l'impressione di «essere invaso» e di provare imbarazzo o fastidio, e scappar via. [e. n.]

Persone citate: Quarta, Wolfgang Bogatzski

Luoghi citati: Germania