Opera Pia Lotteri «All'Usl la gestione» di C. Nov.

Opera Pia Lotteri «All'Usl la gestione» Cgil accusa: il Comune non se ne cura Opera Pia Lotteri «All'Usl la gestione» Protesta il sindacato per «le gravi condizioni» in cui sono costretti a vivere gli ospiti dell'Opera Pia Lotteri, via Villa della Regina 21, e chiedono che la gestione dell'ente venga trasferita dal Comune all'Usi. Dice Matteo Lapiccirella, delegato Cgil: «Nessuno si cura della manutenzione, né ordinaria né straordinaria. Cucina e locali mensa sono in condizioni disastrose, non c'è medico nell'arco delle 24 ore né fisioterapista per la riabilitazione, l'assistenza infermieristica è data in appalto a un'associazione privata». Inoltre, proprio su istanza del sindacato appoggiato dalle famiglie degli ospiti, nel marzo dello scorso anno il servizio di igiene e sanità pubblica aveva compiuto un sopralluogo. Al terzo piano del reparto femminile, le 25 ospiti avevano a disposizione due soli servizi igienici senza bagno, mentre la «dotazione minima» dovrebbe essere di un servizio completo ogni cinque ospiti. «Ma nulla è cambiato». Inevitabile il raffronto con l'istituto Carlo Alberto, che l'Usi Vili ha da poco tempo preso in carico. Lapiccirella: «Gli ospiti utilizzano gratuitamente le ambulanze dell'Usi, verrà riaperta epotenziata la radiologia che il Comune ha tenuto chiusa per oltre due anni, ed è probabile che venga aperta al territorio. Quanto ai fisioterapisti sono già due e forse aumenteranno ancora». «Però - commenta il sindacalista - al di là del mero aspetto assistenziale, c'è da valutare un problema umano cui l'Opera Pia Lotteri sembra indifferente. Gli ospiti sono lasciati tutto il giorno in pigiama, mentre al Carlo Alberto vengono vestiti con abiti normali, di proprietà, e non più, come accadeva un tempo, con gonne o pantaloni di altri ricoverati». Conclude Lapiccirella: «C'è ancora un mare di cose da fare, ma questi primi segnali ribadiscono che l'unica speranza per gli anziani dell'Opera Pia Lotteri è quella che sia l'Usi Vili a occuparsi di loro». [c. nov.]

Persone citate: Carlo Alberto, Lapiccirella, Matteo Lapiccirella