Topo d'alloggio si sfracella dal quinto piano

Topo d'alloggio si sfracella dal quinto piano Stava entrando dal balcone, si è trovato di fronte il proprietario rientrato prima del previsto Topo d'alloggio si sfracella dal quinto piano Sorpreso, ha tentato la fuga sui tetti Jeans stretti, felpa nera, scarpe da ginnastica. Era la «divisa», logicamente sportiva, di un topo d'appartamento, in azione ieri pomeriggio in via Martorelli 96. Il piano era semplice: un salto dall'abbaino delle scale sino al balcone di un inquilino appena uscito di casa, poi la razzia e la fuga, forse con un complice. Ma è bastato un piede in fallo per trasformare un furto in un dramma. Sono le 17,30 quando Alfonso Maiorana, 71 anni, pensionato, esce dal suo alloggio, al quinto piano di un palazzo popolare, a Barriera di Milano. Impiega appena qualche minuto a raggiungere la casa della figlia, in via Poggio: vuole accompagnare il nipotino Stefano a fare una passeggiata. Ma il bambino sta ancora dormendo e la moglie, Elisabetta Felice, lo convince a rinunciare. L'uomo torna subito a casa, prende l'ascensore, apre la porta dell'appartamento. Lo colpisce, subito, la figura di un uomo che sta entrando dal balcone in cucina. Maiorana ha fatto per 40 anni il sorvegliante, capisce subito di avere a che fare con un ladro: lo affronta, chiedendo aiuto. Questione di attimi: il ladro con un balzo torna sul balcone, poi cerca di guadagnare di nuovo l'abbaino e la fuga. Ma è sbilanciato, urta i fili della biancheria, cade nel vuoto. Un urlo che dura cinque piani, un tonfo, un lago di sangue. Alfonso Maiorana è raggiunto dalla moglie: «E' incredibile, non volevo certo che quel ladro si facesse male, ma quando mi ha visto ha perso la testa». I doppi vetri della porta che dà sul balcone sono stati infranti dalla vittima, che ha abbandonato anche una sorta di martello. Nessun dubbio sulle intenzioni del ladro, presto identificato per Walter Ibba, 27 anni, corso Taranto 104, superpregiudicato, e nemmeno sul ruolo del potenziale derubato. Per i carabinieri il caso è chiuso. In caserma si controllano i precedenti dell'Ibba. Una storia cominciata nell'84, con uno scippo commesso sotto gli occhi di un brigadiere dei carabinieri, e continuata l'anno dopo, con un altro arresto in flagranza, dopo una rapina ai danni di un gallerista. Poi la droga: il giovane è arrestato per avere fornito la dose fatale ad un suo amico, Gerardo Greco. Gli ultimi riscontri sono dell'anno passato: un arresto, subito dopo un colpo da 100 milioni in un appartamento, poco lontano dal condominio dove ieri è morto. Ibba era tornato in libertà appena un paio di mesi dopo, e si era subito rituffato nel suo allucinante mondo, fuori da ogni schema, lontano dalla legge. Fino all'errore fatale. la. con.]

Persone citate: Alfonso Maiorana, Barriera, Elisabetta Felice, Gerardo Greco, Ibba, Maiorana, Walter Ibba

Luoghi citati: Milano