II Genoa all'inseguimento dell'impossibile

II Genoa all'inseguimento dell'impossibile I rossoblu, con Iorio al posto di Aguilera, ad Amsterdam devono cercare di segnare due gol ali Ajax II Genoa all'inseguimento dell'impossibile Per gli olandesi allenamenti sulla spiaggia e tuffi in mare AMSTERDAM DAL NOSTRO INVIATO Miracolo: per banale che sia, non ci sovviene un termine più calzante. E' proprio di un miracolo che il Genoa ha bisogno, questa sera, contro l'Ajax di Dennis Bergkamp. Sulla partita in programma allo Stadio Olimpico - 42 mila biglietti venduti, tutto esaurito, 4 mila italiani in piccionaia - pesa da morire il verdetto di Marassi, Grifo due lancieri tre: verdetto che costringe la banda Bagnoli a imporsi con almeno due gol di scarto, se non con un risultato dal 4-3 in su (5-4, 6-5). Perché sì, l'1-O e il 2-1 promuoverebbero gli olandesi. Detto questo, e precisato come la squalifica di Aguilera, più ancora di quella di Torrente, costituisca un altro esoso balzello, non ci rimane che aggiungere che mai nessuna formazione italiana, nella storia delle Coppe, ha vinto in Olanda. E a proposito dell'Ajax: sei pere al Milan, quattro al Napoli, due all'Inter. Ma se c'è un allenatore da «prima volta», e comunque coraggioso, questi è l'Osvaldo. Che ha portato lo scudetto a Verona, il Genoa in Europa e sempre il Genoa a espugnare il mitico Anfield. Che succede quando gli estremi si toccano? Tanto per cominciare, succede che al posto di Aguilera, e in coppia con Skuhravy, giocherà Maurizio Iorio, 33 anni a giugno, un pistolero del quale si erano perse le tracce: uno che non ricorda la data dell'ultima partita da titolare, figuriamoci. Dalla panchina dell'Inter, la scorsa stagione, partecipò alla conquista della Coppa Uefa. Iorio, dunque, e non Pacione, come aveva favoleggiato Spinelli nel tentativo, pacchiano, di recuperare un capitale svalutato da un opinabile certificato medico. A corto di argomenti, che non siano la fiducia nel Genoa e, soprattutto, nella sua sciarpa gialla, il presidente esclude che Igor Dobrowolsky, l'eccentrico ucraino parcheggiato a Ginevra, possa aver dichiarato a un inviato del Secolo XIX che non verrà a Genova. E invece l'ha dichiarato. «Su una cosa sola, ha ragione Dobro - borbotta Spinelli - sul fatto che, ultimamente, l'abbiamo un pochino trascurato. Ma non c'è problema: è nostro sino al 1995, e da mercoledì prossimo lo sarà addirittura sino al 1997, come Fortunato, prestato al Pisa». Alla vigilia dell'andata, il pa¬ teracchio dei premi. Questa volta, l'ultimatum del Dobro: è destino che le sfide con l'Ajax siano precedute da travagliatissime doglie. Bagnoli, lui si riserva piccole mosse: se gioca Roy, micidiale a Marassi, Caricola esterno e Collovati su Pettersson. Più il dubbio cronico Onorati-Fiorin. Van Gaal, il tecnico dell'Ajax, ha rinchiuso i suoi a Wassenaar. Allenamento sulla spiaggia e tuffi propiziatori. Le ultime danno la pantera (Roy, dolorante a un polpaccio) favorita sulla giraffa (Van Loen). In campo, di sicuro, anche gli altri feriti, l'eclettico Winter e il tenace Kreek. Il Genoa è legato a un solo copione, cosa che, in ultima analisi, potrebbe essere una fortuna. Bagnoli sogna un tredici al totocalcio: e, proprio per questo, non si assegna più del 5 per cento di chances. Al contrario di Spinelli, che arriva addirittura a cinquanta. Ci si aggrappa a slogan tipo nel calcio non esiste l'impossibile. Giusto così. Segnare un gol subito, spingere l'Ajax a scoprirsi (ma Van Gaal frena: risultato sacro, col cavolo che ci butteremo sotto), infilarlo agli sgoccioli: forse che loro, a Marassi, non fecero altrettanto, una rete al l'e l'ultima al 90'? In Coppa, i lancieri sono imbattuti: otto vittorie e un pareggio, 0-0 a Gand. La squadra ha stoffa, Winter è il cuore che pulsa, Bergkamp un altro Van Basten in provetta. Non ha ancora 23 anni, gioca a testa alta e, merce sempre più rara, è temibile con e senza palla. Fiuta le trappole, s'imbosca, spunta all'improvviso: e se non segna, fa segnare, prova ne sia l'assist a Winter per il gol del 3-2. Bortolazzi e i colleghi del centro campo sono pregati di tenere gli occhi aperti. Branco spera in qualche punizione dal limite, Skuhravy non esclude niente. A Genova, l'Ajax andò in crisi allorché venne messo al muro da una squadra in calore e da un pubblico in delirio, ma questa sera il tifo sarà tutto dalla sua. A Genova, brontola Iorio, si sono dimenticati di me. Bene: ecco un'occasione storica per punire i faciloni. Comunque vada, il volo europeo dei Grifone, da Oviedo ai tulipani, «via» Anfield, meriterà di essere tramandato. In arrivo 500 ultras senza biglietto. Attenzione a non fare stupidate. Amsterdam come Liverpool: se non proprio in campo, almeno sugli spalti; Roberto Beccantini PODDA PAIV/IDinMI DetentoreSTELLAROSSA UUrrft OMIVirlUINI Finale a Londra il 20 maggio GIR0NEA GIR0NEB 0GGI Anderlecht [Bel] Stella Rossa B. [Jug] Dinamo Kiev [Csi] Sparta Praga [Cec] Sampdoria [Ita] Panathinaikos [Gre] Barcellona [Spa] Benfica [Por] CUSSIFICA p g v n p f s CUSSIFICA p g v n p f s Sampdoria 7 5 3 1 1 9 4 Barcellona 7 5 3 1 1 8 3 Stella Rossa 6 5 3 0 2 7 7 Sparta Praga 6 5 2 2 1 7 6 Anderlecht 4 5 1 2 2 5 7 Benfica 5 5 13 17 3 Panathinaikos 3 5 0 3 2 0 3 Dinamo Kiev 2 5 1 0 4 2 12 COPPA COPPE Detentore MANCHESTER UNITED Finale a Lisbona il 6 maggio 1992 COPPA UEFA Detentore INTER Finali 29/4 e 13/51992 SEMIFINALI AND. RIT. SEMIFINALI AND. RIT. Monaco [Fra] Feyenoord [Ola] 1-1 oggi Real Madrid [Spa] Torino [Ita] 2-1 oggi BriIfleS [Bel] WerderB. [Ger] 1-0 oggi Genoa [Ita] Ajax [Ola] 2-3 oggi Le bombe di Branco armi del Genoa Maurizio Iorio a 33 anni torna in campo Fermo da mesi ha il duro compito di vice Aguilera