Scala mobile, sindacati più vicini di Francesco Bullo

Scala mobile, sindacati più vicini Cgil, Cisl, Uil definiranno il 25 aprile la «piattaforma» per il governo Scala mobile, sindacati più vicini Fiom: 13 aziende pagano lo scatto di maggio ROMA. Una colazione all'ombra del Colosseo ha sfumato i contrasti tra i vertici di Cgil, Cisl Uil sulla scala mobile e sullo scatto di contingenza di maggio. L'intesa, per ora, è soltanto sul «portavoce» (il compito è stato affidato a Raffaele Morese, «numero 2» della Cisl), ma le tre confederazioni si sono date appuntamento per il 25 aprile a Milano e in quella sede è prevedibile che raggiungano una posizione comune. Un passo avanti, dunque, dopo le tensioni delle settimane scorse, provocate anche dal clima elettorale. Se ciascuno resta sulle sue posizioni, la novità è che le differenze non riguardano tanto l'interpretazione da dare all'accordo del 15 dicembre scorso ma il come procedere in futuro. «Un pranzo non può certo risolvere tutte le difficoltà che si sono accumulate in questi mesi - h3 detto Morese - sia tra le confederazioni sia nel rapporto con i lavoratori. Nel sindacato nessuno ritiene necessario ritirare le proprie opinioni ma utile, piuttosto, confrontarle». Per questo si è creato un gruppo di lavoro che entro dieci giorni metta le basi per una proposta unitaria al futuro governo. All'interno della proposta sindacale, sarà «individuato un modo per affrontare tutte le questioni relative alla scala mobile». In particolare, secondo Morese, «la Confindustria deve onorare gli impegni assunti il 10 dicembre e, più specificamente, non considerare il 1992 come un anno esente dagli aumenti delle retribuzioni per la tutela del salario reale». Il sostanza, per Cgil, Cisl e Uil, il potere d'acquisto delle buste paga dev'essere salvaguardato anche per l'anno in corso specie per le categorie che hanno già rinnovato i contratti fino al 1994. Aggiunge Morese che la data del 25 aprile, ed una discussione finale a Milano, saranno l'occasione per «fare una valutazione generale sia sul programma di governo sia sull'applicazione dell'intesa sottoscritta il 10 dicembre 1991». Per l'esponente della Cisl, all'interno del mondo sindacale, «sono tutti convinti sulla necessità di arrivare ad una soluzione unitaria e solida, evitando di esasperare ulteriormente le posizioni». Se sul fronte sindacale un avvicinamento c'è stato, sul fronte imprenditoriale (la notizia giunge dalla Fiom di Novara) si sarebbe registrata un'incrinatura: tredici aziende metalmeccaniche della provincia piemontese avrebbero deciso di pagare lo scatto di contingenza del prossimo mese. L'Associazione Industriali e l'Api locali comunque minimizzano, sostenendo che le cifre fornite dalla Fiom «non sono attendibili finché non sarà reso noto il nome delle aziende». Francesco Bullo l

Persone citate: Morese, Raffaele Morese

Luoghi citati: Milano, Novara, Roma