Tutti contro Gigliola «Ma ho un testimone»

Tutti contro Gigliola «Ma ho un testimone» Un'inchiesta sul memoriale della Guerinoni Tutti contro Gigliola «Ma ho un testimone» SAVONA. La nuova «verità» sull'assassinio del suo ex amante, Cesare Brin, Gigliola Guerinoni l'ha scritta sui fogli di un quaderno a righe. La grafia è incerta ma il contenuto è perentorio: «Sono innocente. Chi ha ucciso Cesare Brin era in rapporti di affari con lui». La donna ne indica il nome, circostanze e fatti che fornirebbero riscontri obiettivi alle sue affermazioni e cita anche una persona che potrebbe confermarle. Poi, una richiesta: «Vorrei che quello che ho scritto venisse esaminato da un giudice neutrale». Il magistrato chiamato ad occuparsi del nuovo capitolo di questa vicenda infinita è il procuratore della Repubblica di Savona, Michele Russo. Conferma l'apertura di un'inchiesta sull'omicidio di Cesare Brin, relativa al contenuto del memoriale, e l'esistenza di nomi nuovi. Oltre quello del presunto assassino, Gigliola Guerinoni indica anche un testimone che sarebbe in condizioni di confermare le affermazioni sot¬ toscritte del memoriale. Il procuratore Russo ha disposto una serie di accertamenti, la cui conclusione potrebbe avvenire in un paio di settimane. Alcuni sono già stati effettuati dalle forze di polizia. Il magistrato non si lascia sfuggire neppure una parola sull'esito. «Quando avrò depositato gli atti dell'inchiesta - dice - potrò dire qualcosa di più». Poi, scuotendo il capo, mormora: «Si è decisa a parlare soltanto dopo la condanna. Poteva farlo prima!». Chi potrebbe dire di più, ma non lo fa, è l'avvocato Roberto Bellogi, che segue dall'inizio questa inchiesta. Dice: «Ho sempre creduto nell'innocenza di Gigliola Guerinoni e continuo a cercarne le prove. Ora, sono vincolato dal segreto istruttorio, ma quando sarà il momento, e se verrà, parlerò. Chiaro e forte». Ha tutta l'aria di credere che la nuova «verità» di Gigliola Guerinoni non si riveli un bluff. L'avvocato Giancarlo Ruffino, parte civile per la moglie e i due figli della vittima in Cassazione, afferma: «Ci sono stati tre gradi di giudizio, con la massima garanzia per gli imputati. E' ora di finirla con i memoriali. Sono molto scettico sull'ipotesi della riapertura del caso e la ritengo negativa». Comunque, l'inchiesta del giudice Russo è un atto autonomo. Soltanto nel caso che venissero accertati elementi assolutamente nuovi e rilevanti sull'assassinio di Cesare Brin, potrebbe portare alla revisione del processo. Ma in questa nuova «verità» che ruolo si attribuisce, e affida a Gerì, Gigliola Guerinoni? Soltanto quello di spettatori impotenti e omertosi del delitto. L'onorevole Biondi, difensore di fiducia della donna, commenta: «Non sono stato messo a conoscenza del memoriale. E' bene che questa vicenda processuale venga gestita in modo autonomo, da uno studio diverso dal mio». Bruno Balbo Il giudice: doveva parlare prima I parenti di Brin «E' solo un bluff» Biondi ha lasciato il collegio di difesa Gigliola Guerinoni assieme all'avvocato Alfredo Biondi che ne ha abbandonato la difesa

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