Mercante di morte a 11 anni di Fulvio Milone

Mercante di morte a 11 anni Napoli, bloccati dai carabinieri si comportano come baby-boss Mercante di morte a 11 anni Spacciava eroina con l'amico tredicenne NAPOLI. Gaetano e Luciano, 13 e 11 anni, spacciatori di eroina. La loro storia è cominciata sull'asfalto di un rione popolare costruito dopo il terremoto dell'80, nella parte alta di Ercolano, e si è conclusa ieri nella tarda mattinata, quando un carabiniere in borghese li ha acciuffati mentre consegnavano una dose a un gruppetto di tossicomani. In caserma non hanno perso il sangue freddo neanche per un istante: sguardo corrucciato e fisso su quello dell'ufficiale che li interrogava, non hanno risposto a una sola domanda, fedeli alla consegna dell'omertà imposta da chi li aveva mandati in strada a vendere morte. «Silenziosi e sicuri dell'impunità aggiungono gli investigatori -, assolutamente consapevoli del fatto che la legge non può punire i minori di 14 anni». E' mezzogiorno, un sole primaverile riscalda le aiuole spartitraffico di via Doglie, luogo di raduno dei tossicomani di Ercolano e Torre del Greco. Occhi inquieti e febbricitanti spiano tra i cespugli, in attesa di un cenno degli spacciatori. Ma ci sono altri sguardi che scrutano da lontano, quelli dei carabinieri in borghese. E' un lavoro di routine, ma questa volta c'è una nota stonata: si intravedono le sagome di due bambini apparentemente indifferenti al mondo che li circonda. Due giovani si avvicinano a loro con passo malfermo, e cominciano a confabulare. Per i carabinieri la scena è fin troppo eloquente: i bambini sono spacciatori; gli altri sono tossicomani che stanno comprando una dose. Accade tutto in una manciata di secondi, il tempo necessario perché uno dei ragazzini afferri una manciata di banconote e il suo amichetto scavi nel terreno per recuperare un sacchetto di plasti¬ ca. A questo punto intervengono i carabinieri. Il primo ad essere bloccato è Luciano, il più piccolo, che regge ancora il pacchetto tra le mani: dentro vi sono 16 bustine di eroina. L'altro, Gaetano, fugge come una lepre, riesce a disfarsi dei soldi nell'androne di un palazzo, ma poi viene acciuffato anche lui. La scena si sposta nella caserma dei carabinieri di Ercolano. Gaetano e Luciano siedono davanti ad un ufficiale che fa tante domande. Ma loro rimangono silenziosi, muti come «guaglioni» che hanno ormai imparato la legge dell'omertà. «Vi meravigliate del fatto che due bambini si comportino come malavitosi esperti? - commenterà in seguito l'ufficiale -. Ma a Ercolano si verificano tanti casi come questi. Qui capita di tutto: bambini ladri, rapinatori, spacciatori, anche tossicomani». Gaetano e Luciano sono tornati a casa nel pomeriggio, dopo un interrogatorio penoso e inutile. I genitori, denunciati per violazione degli obblighi dell'assistenza familiare, hanno chinato il capo con rassegnazione quando hanno saputo che i loro figli vendevano eroina all'angolo di una strada. Il padre e la madre di Gaetano, un pensionato e una casalinga disfatta da una grave insufficienza renale e da otto gravidanze, hanno altri sette figli. Uno di loro, tossicomane, è agli arresti domiciliari per spaccio di droga; un altro è in carcere, per lo stesso reato. Non hanno una vita facile neanche i parenti di Luciano. Il padre sbarca il lunario vendendo sigarette di contrabbando, ma non è mai riuscito a sfamare una famiglia composta da nove persone. Fulvio Milone Non hanno risposto alle domande dei militari obbedendo al codice dell'omertà imposto dai clan * ' MÈÈMiyM I carabinieri di Ercolano: «Qui capita di tutto, bambini ladri, rapinatori, spacciatori, anche tossicomani»

Persone citate: Occhi

Luoghi citati: Ercolano, Napoli, Torre Del Greco