«Conosco un politico Non pago»

«Conosco un politico Non pago» Passava col rosso «Conosco un politico Non pago» Secondo il rapporto dei carabinieri che nella notte del 14 aprile del '91 fermarono un'auto che era passata con il rosso all'incrocio tra corso Giulio Cesare e via Cherubini, il guidatore era il tipico italiano, che reagisce con la frase «Lei non sa chi sono io». Una storia che di solito finisce con un processo in pretura per oltraggio. Ma nel caso di Maurizio Bruzzese, 24 anni, via Mollières 22, titolare del bar Rino di piazza Statuto, la vicenda si è complicata e l'automobilista è stato denunciato per calunnia, oltre che per oltraggio e minacce. Ieri mattina, al processo, i tre carabinieri hanno ricostruito l'episodio: «Quando gli contestammo l'infrazione, il guidatore disse: "Fate pure, conosco un onorevole che mi farà togliere la contravvenzione. Non fatemi perdere tempo, devo fare una giocata di sette milioni al totocalcio". Lo pregammo di seguirci in caserma, ma non eseguì l'ordine. Lo inseguimmo e lo bloccammo per la seconda volta: "La colpa non è vostra, ma dello Stato che vi ha arruolato", disse all'appuntato che lo teneva sotto tiro. E proseguì: "Mi pagherò un legale, mi costerà tre milioni, a gente come voi ci vogliono tre mesi per guadagnarli". Lo portammo in caserma e lo denunciammo per oltraggio e minacce». Di tutt'altro tenore la versione di Bruzzese (difeso dall'avvocato Pontone): «In caserma mi picchiarono e mi sequestrarono i documenti. Il giorno dopo andai alle Molinette, avevo un trauma al collo, otto giorni di guarigione». Per le accuse mosse ai carabinieri, l'automobilista è stato rinviato a giudizio anche per calunnia. Il processo si concluderà il 18 maggio prossimo.

Persone citate: Bruzzese, Maurizio Bruzzese, Pontone