Nuovi bus per salvare la Viberti

Nuovi bus per salvare la Viberti Sos alla Regione Nuovi bus per salvare la Viberti La crisi della Viberti e dell'industria del trasporto collettivo (autobus) è approdata ieri in Regione: un centinaio di operai hanno manifestato in piazza Castello, mentre una delegazione di sindacalisti e di amministratori comunali, in particolare di Nichelino e Borgaro, s'incontrava con l'assessore al Lavoro, Cerchio. La delegazione ha illustrato le difficoltà in cui versa l'azienda, di fatto una «dipendente» del colosso Iveco. Dall'anno scorso, e fino a coinvolgere circa 230 degli 800 dipendenti della Viberti, l'azienda ha sopperito alla mancanza di commesse con la cassa integrazione. Il futuro è nero: i tagli alla Finanziaria, compresi i finanziamenti per rinnovare il parco veicoli delle aziende di trasporto pubblico, non lasciano intravedere sbocchi. All'assessore Cerchio è stato anche sottolineato il «pericolo» che, a fronte di eventuali commesse, l'Iveco se le tenga tutte per sé avendo a sua volta migliaia di operai in cassa. La riunione si è conclusa con l'impegno dell'assessore al Lavoro a convocare la «Trasporti Torinesi» e gli assessorati comunali competenti. Nel frattempo, Cerchio coinvolgerà l'assessore regionale ai Trasporti. L'obiettivo è quello di capire come si si muoverà nei prossimi anni la politica dei trasporti di Regione e Comune di Torino per riuscire a individuare una «nicchia» di mercato che permetta alla Viberti di uscire dalla crisi.

Persone citate: Viberti

Luoghi citati: Borgaro, Cerchio, Comune Di Torino, Nichelino