Piccoli cantautori pieni di sapore e poesia di Marinella Venegoni

Piccoli cantautori pieni di sapore e poesia Recanati: si è conclusa con successo la rassegna che vuole promuovere la musica meno commerciale Piccoli cantautori pieni di sapore e poesia La Mar alni in coppia con Teresa De Sto, scatenato Ricky Gianco RECANATI DAL NOSTRO INVIATO Al Club Tenco il rigore nordico, al Premio Recanati la fantasia mediterranea. Dopo 15 tiratissime ore di musica (per fortuna, in tre giorni), si può azzardare questa diversificazione per le uniche rassegne italiane che tentano di promuovere la canzone più autentica e meno commerciale. Conclusasi nella notte fonda di sabato con uno scatenato e tenerissimo Ricky Gianco, la terza edizione delle Nuove Tendenze della Canzone d'Autore è diventata quest'anno un pittoresco calderone dove s'è fatto cuocere proprio di tutto; misteriosamente, il minestrone è risultato alla fine così saporito da tenere incollati alle sedie gli spettatori fino all'ultimo minuto. Nell'epoca dello zapping tv, non è poco; sarà il clima più curioso e pensoso della provincia a rendere possibile tanta atten¬ zione, con l'aiuto di Fabrizio Zampa, presentatore informale e spiritoso. E sì che la pazienza dei presenti è stata messa a dura prova dalla decisione di proporre, degli 11 vincitori del Premio, sia la canzone dal vivo sia il video, in un'inutile ripetizione che ha gratificato solo i protagonisti. Lo sponsor Guzzini, degli omonimi prodotti per la casa, ha premiato gli 11 cercando di trovare con ciascuno un improbabile legame geografico. Un piccolo show nello show. Ma altre sono state le sorprese di questo grande minestrone alla marchigiana: la più grande, l'arrivo, sabato sera, di Claudio Baglioni, impegnato in un processo di riumanizzazione che il pepato rapporto con il manager David Zard pare aver accelerato. Baglioni promuove, all'inizio dei suoi concerti, cantanti e gruppi delle zone che tocca: scoperto l'analogo spirito pionieristico di Reca¬ nati, è venuto a cantare un paio di brani al pianoforte: «Sisto V» del '70 in romanesco, mai eseguito dal vivo, tipico della sua prima maniera, e «Avrai», dedicato al figlio. Sarà in giuria nel prossimo Recanati, ha accennato sul palco un'analisi allarmante: «La confusione di proposte discografiche in questo periodo è tale che io stesso avrei difficoltà a trovare un'audizione». La discografìa assente è stata un poco lo spauracchio di questi giorni. Anche i Tazenda, proponendo efficacemente alcuni brani per sola chitarra, pianoforte e voce, hanno avvertito: «Si possono fare qui cose diverse perché non ci sono i discografici». E' evidente che ormai l'industria, e la tv presente ogni volta che c'è di mezzo l'industria, vengono avvertite come limiti alla Ubera espressività, che è poi fondamento della creatività. Certo i forti sapori recanatesi non sarebbero stati tali con una telecamera di mezzo; ma anche qui un po' di promozione discografica è comparsa. Un po' fiscale, il cantautore storico Edoardo De Angelis ha parlato - e cantato con Paola Turci - del nuovo lp «Gara di sogni», inciso con molti cantautori (la stessa Turci, Dalla, Minghi, Barbarossa). Graffiarne è apparsa invece l'anticipazione che Francesco Baccini ha offerto di «Nomi e cognomi», lp in uscita a fine maggio che già suscita curiosità: le canzoni s'intitolano «Andreotti», «Venditti» o «Celentano», i testi sono senza rete. Sabato ha cantato «Renato Curdo»: «Sai quante torte con la lima ho inghiottito per capire» recita il testo; e poi: «Mi pento ma non svendo/non sono fatto così». La canzone entra nella vita, si radica sempre più nel dibattito della società: a confermarlo, sono arrivati i rappers napoletani anticamorra Sud Sound System, che sezionano la tarantella con esiti efficaci. Ed è stato il dialetto uno dei protagonisti della rassegna. Spesso incomprensibile (ma lo è anche l'inglese cantato), però sempre accompagnato da una musica vivace, vitale. Ha entusiasmato II Trillo: Lucilla Galeazzi, Carlo Rizzo e Ambrogio Sparagna; una voce, un bandoneon e un tamburino per una musica superba, presentata da un dépliant in francese; il loro successo vive fuori Italia, noi ce ne accorgiamo ora. Si sono alternati, nella serata finale, ai poeti Dario Bellezza e Nelo Risi. La presenza dei poeti resta il marchio di fabbrica di Recanati. E fra le varie sorprese, la più gradevole è stata venerdì quella dell'inedito duetto di Dacia Marami con Teresa De Sio, da un'idea di quest'ultima: sulla musica registrata di «Ombre rosse», hanno alternato l'una la dizione poetica l'altra il canto, con esiti acerbi ma interessantissimi. Sempre venerdì, da segnalare un affascinante minirecital solista di Jorge Ben, in Italia per promuovere (anche lui) un disco dal vivo. E la curiosa performance di Pino Pavone, avvocato collaboratore di Ciampi faticosamente sulle orme del Maestro (con un prossimo lp: anche lui). Da ricordare, il nuovo corso degli Avion Travel con una sorta di intenso teatro musicale, l'energia primitiva di Kaballa, e la finalmente tormentata ricerca di una propria via da parte di Cristiano De André. Ma quanta roba, ragazzi. Marinella Venegoni Claudio Baglioni è arrivato a sorpresa ha cantato «Sisto V» e «Avrai» un brano dedicato ai figlio

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