Matricole del jazz di A. Le.

Matricole del jazz Siena, ha 15 anni l'Università musicale Matricole del jazz / seminari estivi hanno docenti e allievi internazionali Il grande chitarrista Mick Goodrick inaugura i concerti SIENA. Il miglior jazz si studia a Siena. In questa università, unica in Italia e nel mondo, che festeggia i 15 anni di vita, i musicisti più affermati vengono a insegnare blues e soul. E gli allievi arrivano da tutto il mondo: oltre duecento le iscrizioni ai seminari, americani, francesi, inglesi, spagnoli, in un periodo in cui l'Italia fa scuola e il grande jazz non è più solo americano. I seminari, in programma dal 21 luglio all'8 agosto, sono di tre livelli: introduzione, specializzazione e alta qualificazione professionale; l'iscrizione è riservata ai diplomati, agli allievi di conservatorio e ai privatisti; si accede solo dopo un esame, nell'idea che non basti il talento naturale, ma che sia indispensabile una buona preparazione per raggiungere il giusto approccio tecnico-stilistico strumentale e di gruppo. In cattedra anche Enrico Gaya, sicuramente uno dei migliori jazzisti italiani; con lui Giancarlo Schiaffini, Claudio Fasoli, Riccardo Zegna, Bruno Tommaso, Franco D'Andrea. Quest'anno poi per il programma Concerti la Rassegna propone novità assolute: i musicisti italiani suoneranno con i jazzisti internazionali. Sarà il grande chitarrista statunitense Mick Goodrick, che ha fatto scuola a gente come Path Metheny e Mike Stern, a inaugurare a luglio i concerti: con lui Claudio Fasoli (sax), Billy Elgart (batteria) e al contrabbasso Paolino Dalla Porta. Un omaggio anche a Bill Evans: il «Trio» Stefano Battaglia pianoforte, Paolino Dalla Porta e Aldo Romano batteria suonerà composizioni del pianista recentemente scomparso. In programma un concerto con Enrico Rava e il chitarrista Battista Lena in un quartetto d'eccezione con gli svedesi Palle Danielsson contrabbasso e Jon Cristensen batteria. A Siena hanno le idee. «Il jazz è la musica del secolo - dice il presidente dell'associazione Franco Careni -. Il rischio è che questa musica venga conosciuta poco e male. Siena Jazz sta lavorando per favorire la formazione di un pubblico più attento, di un musicista professionalmente preparato, di uno studioso disponibile». [a. le.]

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