I «blocchi» della discordia

I «blocchi» della discordia MERCATO AZIONARIO I «blocchi» della discordia MILANO. I procuratori di Borsa sono infuriati: secondo loro «il mercato dei blocchi» regolamentato dalla legge sulle Sim del gennaio scorso «dribbla» di fatto le esigenze di pari trattamento tra azionisti di maggioranza e minoranza sancite dalla legge sull'Opa consentendo la contrattazione a prezzi superiori rispetto a quelli delle chiusure a listino di partite consistenti di titoli azionari. La loro associazione, l'Anpac, medita di convocare un'assemblea su questo problema e chiedere l'intervento delle autorità. In effetti quando nelle contrattazioni ordinarie un titolo ((balza» di oltre il 10% viene sospeso mentre ai blocchi vengono scambiati «pacchetti» a valori superiori di oltre il 50, 60% rispetto alle chiusure. D'altronde il mercato dei blocchi esiste ed è riconosciuto in tutti i Paesi: anche in questo caso, quindi, il problema è più che altro limitato alla sua ottimale regolamentazione.

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