Protestano pulendo la scuola
Protestano pulendo la scuola Armati di pennelli, domani gli allievi della Moro imbiancano le pareti Protestano pulendo la scuola Chiedono di riunire le tre succursali Nell'87 è crollata la sede in corso G. Cesare Gli studenti dell'istituto Aldo Moro (per ragionieri e periti commerciali) vogliono fare sentire la loro voce in modo concreto: «Domani dipingeremo le pareti annerite delle classi in via Scotellaro per dire che desideriamo restare qui». Pur sapendo che sarà una azione dimostrativa, i ragazzi hanno ritenuto più serio usare pennelli e colori che marciare in corteo. Anche i docenti tornano all'attacco per difendere la scuola. Chiedono al provveditorato e alla Provincia, che è responsabile della sistemazione edilizia, di potersi riunire in un unico palazzo, per superare il disagio del frazionamento in tre punti lontani tra loro anche se tutti in barriera Milano: via Marinuzzi, via Paisiello, via Scotellaro. Il Moro ha 43 classi e 955 alunni. Non ha una sua sede dal 1987, quando lasciò i locali pericolanti di corso Giulio Cesare. Finì temporaneamente in via Marinuzzi, in coabitazione con l'Undicesimo scientifico, e in via Paisiello. Un sacrificio previsto per un paio d'anni: il tempo di ristrutturare la sede. Ma la primavera scorsa questo edificio è crollato ai primi sondaggi, necessari alla sua rinascita. Dovrà essere ricostruito dalle fondamenta. I tempi si allungano, i costi salgono 8 miliardi, per ora. Sarà pronto nel '94. Si spera. E c'è anche il timore che non venga più assegnato all'Aldo Moro. Risultato. L'istituto ha subito un ulteriore frazionamento con un «terzo polo» in via Scotellaro (ancora in coabitazione con i corsi sperimentali dell'Istituto d'Arte), perché ha restituito dieci locali (su venti) in via Marinuzzi. Una boccata d'ossigeno per l'Undicesimo liceo scientifico che ha dovuto rinunciare finora ai laboratori ed alla biblioteca. La preside Rita Marrone: «Un disagio che vorremmo non dover subire il prossimo anno scolastico. La soluzione ci sarebbe: abbandonare i locali di via Marinuzzi e di via Paisiello, riunire almeno 28 classi in via Scotellaro e le restanti sistemarle in via Monterosa, nello spazio lasciato libero dall'elementare Levi. Ma per far questo è necessaria l'intesa fra Provveditorato e Provincia». Rita Marrone spiega: «Dovrebbe traslocare da via Scoltellaro l'Istituto d'Arte. Questo istituto è d'accordo. Purtroppo non ci sono segnali né dalla Provincia né dal Provveditorato. Anzi le uniche "voci" sembrano negative». Preside, professori e studenti temono che «si voglia creare un altro istituto tecnico commerciale, il Dodicesimo, raggruppando le succursali». Un danno non indifferente perché verrebbe smembrata un'organizzazione complessa (laboratori, attività di sostegno e recupero, assistenza dello psicologo) creata con anni di lavoro comune». Maria Valabrega Costerà almeno 8 miliardi ricostruire la vecchia sede in corso Giulio Cesare che, è probabile, non verrà più restituita all'istituto tecnico Aldo Moro
Persone citate: Aldo Moro, Maria Valabrega, Rita Marrone
Luoghi citati: Milano
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