Adesso parte il campionato per l'Europa
Adesso parte il campionato per l'Europa SVOLTA IN SERIE A Ormai chiusa la pratica scudetto, l'interesse si rivolge alle lotte per la salvezza e la zona-Uefa Adesso parte il campionato per l'Europa A San Siro una partita che sa di spareggio tra Inter e Parma Demolita la Sampdoria, e sgretolata la Juve grazie al piccone di Casagrande, il Milan comincia oggi, a Cremona, la gestione di uno scudetto largamente annunciato. Lo scarto è tale che la squadra di Capello può dedicarsi al culto del superfluo: dal record dell'Inter alle mire, e alla mira, di Van Basten, 22 reti, in piena corsa per il titolo di miglior cannoniere d'Europa. Gli scongiuri fanno parte del sistema. In settimana, più che del Milan si è parlato di un milanista, Gianni Rivera. L'allarme lanciato dall'onorevole de, relativo a una possibile dittatura di Berlusconi, ci pare, sinceramente, esagerato, per quanto non del tutto campato per aria. Niente a che vedere, comunque, con la replica, rozza e insolente, di Galliani, braccio destro del Dottore. Questione di classe, e non solo di luce. Chiusa la parentesi, e ricordato come sul tappeto rimanga sempre aperto il capitolo stranieri, specie dopo la sortita di Campana e gli indugi tattici di Matarrese, eccoci al campionato. Alla Juve tira aria di esami. Trapattoni attende risposte precise: e non solo dall'Ascoli. Il «ci divertiremo» di Tacconi è un invito al cabaret: Boniperti stia al gioco. Martedì, intanto, sesta sfida con il Milan: in palio, la finale di Coppa Italia. Zona Uefa e salvezza: è tutto il sale che rimane, adesso che il titolo è stato virtualmente assegnato. L'anticipo di ieri ha proiettato il Toro sempre più su e spinto il Verona sempre più giù. I posti Uefa disponibili sono quattro, uno dei quali già prenotato dalla Juventus. Quello che si disputa a San Siro è una sorta di spareggio: da una parte, l'Inter dei pastrocchi tedeschi; dall'altra, un Parma in palese flessione, due punti in cinque partite. Il caso Matthaeus è il fiammifero sospeso su uno spogliatoio-polveriera. Suarez sta facendo i miracoli, Nostalgia delle baruffe spagnole: così agresti, così burrose. Come ieri Verona-Torino, oggi anche Sampdoria-Roma e Cagliari-Genoa ci traghettano in Europa. Vialli si è rifatto le palpebre: a quando i gomiti? Sconfìtti a S. Siro dopo 15 partite utili, i doriani vivono nell'attesa che scocchi l'ora di Wembley. I resti della Roma mendicano un punto. Il Cagliari, specialista in rimonte, dovrà guardarsi dallo sbarco di Aguilera e Skuhravy: anche perché Fonseca, infortunato, starà fuori. L'assenza di Batistuta nella Fiorentina favorisce, almeno sulla carta, l'avanzata laziale. Il Bari di Boniek si gioca gli ultimi spiccioli contro il Napoli di un rigenerato Zola. AtalantaFoggia delega la garanzia di spettacolo alla viscerale diversità dei moduli. Molti dei brillanti Under 21 che il et degli azzurrini, Maldini, ha proposto mercoledì in Danimarca rientrano disciplinatamente nei ranghi. Il campionato ha altre esigenze, altre gerarchie. Ma il lavoro del buon Cesare è pane croccante, e non vino adulterato. Matarrese, bontà sua, intende rinnovargli il contratto per un solo anno. Appartiene, Maialini, alla tribù dei tecnici che non si atteggiano a geni. Brutto affare, al giorno d'oggi. Roberto Beccarrtini Il sampdoriano Mancini, 27 anni, gioca contro la Roma la 300a in A Esordi il 13-9-81 nel Bologna e dall'82 è a Genova (270 gare oggi)
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