Mondo contento a metà di Claudio Giacchino

Mondo contento a metà Mondo contento a metà «Bravi, ma il ho va inferto subito» VERONA DAL NOSTRO INVIATO Il trionfo nel derby, il successo elettorale, la vittoria a Verona. Presidente, o, se più le aggrada, onorevole, continua il momento magico. Borsano fa no con la testa: «Se questi giorni sono davvero toccati dalla magia lo dirò mercoledì notte, dopo il Real». E' sempre in guerra con Mendoza, il gran capo madridista? «No, no, stiamo preparando,.e non c'è sarcasmo nelle mie parole, una grande accoglienza ai dirigenti spagnoli, li riceveremo al circolo del Whist (tra i più esclusivi di Torino, ndr): vogliamo dimostrare che il nostro club ha tutti i requisiti, anche formali, per stare in alto in Europa. Quanto alla vittoria odierna, nel primo tempo ho visto un grande Toro, magari fosse sempre così meraviglioso. Scifo e Vazquez, avete notato quale intesa perfetta è la loro, chissà cosa combineranno il prossimo anno». Borsano fa una pausa, conclude: «Credo così di aver risposto a chi (il presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, ndr) ha parlato, e straparlato, di Scifo non più granata la stagione ventura». Ed ecco Mondonico constatare: «Il primo tempo ha messo in luce certi nostri limiti. Quando giochi tanto alla grande e non chiudi la partita, concedendo all'avversario la possibilità di rimettere in discussione il risultato, significa che bisogna migliorare ancora». Significa, forse, che manca l'uomo gol. A proposito, giudichi Bresciani, cannoniere del tempo che fu. «Giorgio mi ha soddisfatto appieno. Nei primi 45 minuti eravamo troppo belli e troppo poco concreti, ecco perché mi sono agitato molto in panchina. Le proteste veronesi sul gol di Lentini? Ricordo le nostre sulla caduta in area di Annoili. Guai a soffermarsi più del necessario sulle proteste». L'allenatore informa di aver tolto Cravero perché sofferente di crampi e Fusi per la solita caviglia dolorante che gli ha impedito di allenarsi tutta la settimana: «Con il Real ci saranno». Taccuini e riflettori per Arnioni, Lentini e Scifo. Il primo parla di «penalty grosso come una casa per noi», il secondo ripete pari pari e cade dalle nuvole quando gli accennano al suo eventuale fuorigioco in occasione della rete del successo. Scifo difende Bresciani, ringrazia la società, «mi ha confermato per il prossimo anno, sono felice» e riceve le lodi di Liedholm. Il «vedo Nils» ha finito di salmodiare geremiadi alla stampa locale. La sconfitta, che per il Verona significa ormai la B, sembra già lontana anni luce da lui, il «Barone» sta prendendo accordi per andare in televisione a commentare la domenica pallonaro. A Scifo dice: «Sei sempre bravissimo, ce la farete con il Real». Se le parole del Santone del calcio contano ancora qualcosa... Claudio Giacchino

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