Maltempo, due giorni di morte e terrore

Maltempo, due giorni di morte e terrore Abruzzo e Basilicata sono in ginocchio Maltempo, due giorni di morte e terrore Tre vittime nel crollo di un ponte Pescara chiede lo stato di calamità ROMA. Maltempo, cronaca di un'ennesima strage. E di un altro disastro che ha coinvolto quattro regioni. Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata in ginocchio per 48 ore di alluvioni, piogge torrenziali, raffiche di vento. Il bilancio: tre morti in due auto che precipitano in un fiume in piena, un treno che deraglia, con una decina di ferrovieri e passeggeri feriti. Morti. Il maltempo ha fatto tre vittime in Abruzzo. L'incidente l'altra sera. Claudio Mele, 30 anni, di Collecorvino (Pescara) stava viaggiando, assieme alla moglie Ortensia Ciuffi, 28 anni, in attesa di un bimbo, sulla statale 151, mentre infuriava una bufera, con piogge torrenziali, raffiche di vento. Su un'altra auto viaggiava Paolo di Giampaolo, di 21 anni, abitante a Pescara. Per il crollo di alcune campate di un ponte vicino a Moscufo, in provincia di Pescara, le auto sono precipitate nel fiume Tavo in piena. Inutile ogni tentativo di soccorso, le due auto sono state inghiottite dall'acqua. Per primo, ieri mattina, è stato recuperato dai vigili del fuoco il corpo di Claudio Mele. Le correnti del Tavo avevano trascinato a centinaia di metri di distanza l'auto. Salve invece quattro persone che viaggiavano su un'Audi 80. La loro auto è rimasta per alcune ore in bilico su un tratto di ponte precipitato in acqua, ma non affondato. Un'automotrice delle ferrovie lucane è deragliata a Potenza, nel tratto fra le stazioni «Città» e «Inferiore» del capoluogo a causa dello smottamento, causato dalla pioggia e che ha invaso i binari. Sul convoglio, partito da Avigliano (Potenza) si trovavano alcuni ferrovieri e una decina di passeggeri. I danni. E' l'Abruzzo la regione maggiormente colpita dal maltempo. I danni ammontano a centinaia di miliardi per ponti crollati, strade allagate. A Pescara, ieri mattina, si è tenuto un vertice per fare un primo bilancio dei danni. La violenza delle acque ha affondato nel porto-canale alcuni pescherecci, ne ha danneggiati 35 e ha provocato danni a centinaia di imbarcazioni da diporto. Al termine è stata chiesta la dichiarazione di stato di calamità naturale. In ginocchio per il maltempo anche le Marche, dove la situazione è ancora critica in provincia di Ascoli Piceno. Sono interrotte due strade statali (la 16 e la 433), traffico alternato sulla 78. Ieri sono state evacuate oltre duecento persone da abitazioni o stabilimenti industriali allagati nella zona di Porto d'Ascoli. Temperature rigide e raffiche di vento hanno «colpito» la Basilicata. Una scuola di Melfi è stata chiusa, allagata dalla pioggia. Danneggiata in Puglia l'antichissima cattedrale di Troia. Luigi Stigliano

Persone citate: Claudio Mele, Maltempo, Ortensia Ciuffi