Agente immobiliare e spacciatore

Agente immobiliare e spacciatore Sorpreso con un complice aveva lanciato l'auto contro i poliziotti Agente immobiliare e spacciatore Arrestato nella notte: «Che volete da me?» Lo hanno arrestato nella notte, era appena andato a letto: «Cosa volete da me?». Danilo Sabbadini, 27 anni, abita in strada Bertolla 143 ed è agente immobiliare, incensurato. E' stato denunciato per spaccio di droga e tentato omicidio. E con lui sono slati arrestati un decoratore, Salvatore Quinci, ventinove anni, residente in corso Molise 67/C, e Michele Nocera, 30 anni, disoccupato, abitante in strada del Cascinotto 231. Da settimane gli agenti del commissariato Madonna di Campagna indagavano su un tossicomane che ogni tanto, per pagarsi la dose quotidiana, spaccia. Seguendo lui sono arrivati ad un palazzo di corso Molise 67: un edificio a nove piani, una trentina di famiglie. Due giorni di appostamenti e si è scoperto che lì abita Quinci, già arrestato anni fa per furto, sposato, padre di due fi- gli. Nel rapporto inviato alla magistratura si dice che riforniva alcuni tossicomani, pare soprattutto ragazzi del quartiere. Tra i tanti che bussavano a casa sua c'era anche un giovane distinto, che viaggiava su una Polo. Era Sabbadini. Indagini e pedinamenti e gli agenti hanno documentato i movimenti di Sabbadini e Quinci: secondo l'accusa tutti e due spacciava¬ no eroina. L'altra sera è stata tesa la trappola. I due sono stati bloccati in corso Grosseto. Sabbadini ha lanciato l'auto contro gli agenti (di qui l'accusa di tentato omicidio) ed è fuggito nonostante alcuni colpi di pistola esplosi in aria dalla polizia. Quinci è stato bloccato: aveva in tasca quaranta grammi di eroina. E' stato anche fermato Nocera, aveva alcune dosi di droga; a casa sua gli agenti hanno trovato una pistola calibro 38 costruita artigianalmente, in una officina clandestina, con cinquanta proiettili. Si è difeso dicendo: «L'ho trovata, l'ho tenuta». Poi gli agenti sono andati a cercare Sabbadini. Era riuscito a fuggire, ma di lui si sapeva tutto. E a mezzanotte gli agenti hanno suonato al campenello della villa dove abita insieme con i genitori: «Ci scusi, deve seguirci». Dopo lunghi pedinamenti la polizia ha sorpreso Danilo Sabbadini in compagnia di un altro spacciatore