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Phonola a Pesaro scudetto in pericolo BASKET Oggi primo scontro dei quarti di finale Phonola a Pesaro scudetto in pericolo Con Scavolini-Phonola (a Pesaro, ore 17, diretta tv su Rai2 dalle 17,45) il basket entra nella fase più calda, i quarti. E domani in campo le altre sei contendenti: Benetton-Stefanel, PhilipsMessaggero e Knorr-Clear. Oggi tocca alla prima della classe, la Scavolini di Bucci padrona della prima fase e vincitrice della Coppa Italia, contro i campioni uscenti di Caserta. Sulla carta, un match a senso unico, e lo stesso allenatore della Phonola sembra ammetterlo: «Di una cosa sono certo: non siamo nella miglior condizione, ma siamo in grado di esprimere tutto quello che abbiamo». E si riferisce a quel furore agonistico che fu decisivo, lo scorso anno, per ribaltare in finale un pronostico tutto a favore di Milano. A confortarlo, la continua crescita dell'esperto Thompson e la capacità dei suoi di piazzare sempre la stoccata giusta nei momenti cruciali. E anche la speranza che la sosta di dieci giorni di cui hanno «goduto» le prime quattro della stagione regolare abbia arrugginito qualche mec¬ canismo della Scavolini, come è già accaduto in passato. La sfida slava. Quella tra la Benetton di Skansi e la Stefanel di Tanjevic: anch'essa apparentemente scontata, se non ci fosse nelle file giuliane un tal Meneghin che, come sente aria di playoff, dimentica gli anni e ritrova l'antica tempra di guerriero. La sfida metropolitana. Milano e Roma ancora una volta di fronte. Alla Philips il vantaggio del campo, al Messaggero la condizione psicologica: gli ultimi successi hanno galvanizzato la squadra di Di Fonzo, mentre gli uomini di D'Antoni rischiano di avere già la mente a Istanbul, dove da martedì a giovedì si giocheranno il titolo continentale. La sfida più incerta. A Bologna la Knorr riceve la Clear, squadra più in forma del momento. Canturini favoriti, fino a ieri. Ma tra i bolognesi riappare Morandotti: un'iniezione dì fiducia, anche se l'apporto dell'angelo biondo sarà sicuramente limitato. Potrebbe bastare a una squadra che ha centuplicato gli sforzi per rimediare alla sua assenza. [g. e.]