«A.A.A. Vendo la mamma»

«A.A.A. Vendo la mamma» A scuola di capitalismo: scarpe, donne e gigolò negli annunci «A.A.A. Vendo la mamma» Mosca, dannati in offerta speciale MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Verrà il mercato e avrà i tuoi occhi. Attorno al Detskij Mir (Il Mondo dei bambini), il grande magazzino di giocattoli sull'ex Piazza Dzerzhinskij, la folla che compra e vende lievita di giorno in giorno, dilaga fuori dai marciapiedi, invade la strada che dal Bolshoi porta alla Lubianka, s'insinua nelle vie laterali fino allo Zum, la Standa di Mosca. Decine di migliaia di persone imparano le dure leggi di un commercio senza legge, in una scuola dove tutti sono maestri e scolari nello stesso tempo. A San Pietroburgo e Kazan, a Biga come a Kiev, esplode la libertà dei traffici: di comprare il comprabile (per chi ha i soldi) e di sbarcare il lunario vendendo l'ultimo paio di scarpe, l'ultima tazza sbreccata prelevata dalla credenza di una cucina comunitaria, l'aringa rubata al negozio statale proprio all'angolo. Ma a questa scuola di dannati, costretti a corsi accelerati di capitalismo, ci s'iscrive non solo nelle strade dell'ex impero. Manca l'esperienza, oltre alle merci. E le merci, quando ci sono, non sanno dove andare a trovare il compratore. A Mosca è sorta per questo una piccola pleiade di giornali ad annunci (gratuiti), il più noto dei quali, Iz ruk b rufci (Di mano in mano) vanta ormai 32 pagine fittissime, settimanali, con una media di 6500 inserzioni per volta. Un mondo intero, in caratteri microscopici, zampilla da queste pagine, più efficaci di un sondaggio d'opinione. Un giorno, quando qualcuno s'incaricherà di descrivere, sulle orme di Francis Fukujama, com'è «finita la storia», queste pagine saranno più utili di tutti i saggi che politologi disperati verranno scrivendo negli anni a venire. Corte dei miracoli, da far impallidire Victor Hugo, dove si riflette una società che non conosce gli elenchi telefonici e dove lo scambio è un'avventura senza sponde. La signora Romano va, ad esempio, offre, per 3 rubli, gl'indirizzi dei 59 ristoranti di Parigi «dove si può guadagnare qualcosa» se capita di arrivare nella capitale francese. Ora si può. Ma ci si arriva, di solito, senza un centesimo. Utile. E in un Paese che ha pochi capitali è economicamente ineccepibile che avvenenze e qualità anatomiche, sessuali, perversioni connesse, vengano considerate alla stregua di investimenti immobiliari. Con gl'inevitabili mediatori - cui la natura ha elargito solo l'inventiva - che s'incaricano di far fruttare (per sé e per i fortunati possessori degli appezzamenti di pelle) il «capitale fondiario». «Ragazze desiderose di farsi fumare in pose erotiche siete pregate di telefonare al...... Si cercano «fotomodelle con grande seno» (auspicabilmente la terza misura e oltre), cui viene Unasui gmod3à m promesso un «sicuro impiego» m cambio delle foto con tutta l'anatomia esposta. Intendiamoci, non è che da noi le cose siano molto diverse. Ma qui, prima, non c'erano. E questi neofiti imparano in fretta. Il sesso è un mezzo di produzione più essenziale delle materie prime energetiche. Almeno a livello individuale. Anche se gli originali e gli entusiasti sembrano più frequenti dei furbi allo stato puro. Genio e sregolatezza è l'insegna di questa società ex ingessata, che vorrebbe cominciare, zoppicando, a correre. E non solo per denaro. Olga ad esempio. «Concedo in matrimonio la mia meravigliosa mamma (che cucina strepitosamente) a un uomo che sappia coltivare l'orto, che sia d'accordo di diventare un allegro e buon nonno per mia figlia che ha un anno». O come quell'ignoto 21 enne «di pelle bianca» che pretende una merce a Mosca davvero rara: «Non crederò mai che in tutta la città non ci sia nessun ragazzo di pelle nera, solo, con desiderio di un amico fedele che lo ami». Ma, di regola, il do ut des è più concreto, anche se con humour e fantasia. Che dire del signore che offre «a giovane donna simpatica il pagamento del corso di formazione per massaggiatrice», chiedendo Jv> cenobio di «essere massaggiato a modico prezzo» a diploma raggiunto? Un benefattore. C'è proprio quasi di tutto. Giovane 33enne, con istruzione tecnica superiore, esperienze nel settore dell'approwigionamento, «offre aiuto per lavori domestici, ricerca di generi alimentari. Pagamento preferibilmente in valuta convertibile». E un al- tro giovane, Raf Nuri, è disposto a «offrire qualunque servizio a donna anziana e sola, fino al termine della sua vita, in cambio del diritto all'eredità dell'appartamento». L'autopsia, a decesso avvenuto, è obbligatoria. C'è chi si offre come protettore e chi cerca protezione. «Ragazza simpatica, con istruzione superiore, che parla inglese, cerca sponsor che la aiuti a risolvere il problema della casa e altre questioni materiali». Si sprecano, ovviamente, i maghi, neri e bianchi, gl'indovini, i guaritori. Il primato di originalità spetta a un astrologo che, invece dell'annuncio, lancia il malocchio: «Ladruncoli! So come fare a fermarvi. In questi giorni non ve ne andrà bene una sola!» Segue il numero di telefono. Ma non mancano inventori intraprendenti: «5 idee per 5 rubli l'una. Mandate 25 rubli e riceverete 5 idee efficaci per migliorare il vostro tenore di vita». Ma non è tutto a metà strada tra la truffa plateale e la stravaganza. «Cambio ferro da stiro elettrico con scaffali per libri». Baratti concreti anche se spesso improbabili. Ma sbagliando s'impara. Per 20 rubli un signore propone il «sistema per far crescere i funghi in casa». Un altro offre «lezioni di ebraico e consigli per chi parte alla volta d'Israele». E Evghenij, che ha capito tutto, cerca di disfarsi dei classici del marxismo-leninismo, del «comunismo scientifico», della biografia di Lenin, dei volumi di storia del Pcus. Il prezzo non è indicato, ma «trattabile». Mentre Jurij e Irina che tenerezza - vendono, per 50 rubli, un busto di Feliks Dzerzhinskij, il fondatore della Ceka, alto 25 centimetri. Siamo già nell'ambito della pura sopravvivenza. Come Ivan, «letterato, non ricco, non giovane, ma non privo di qualità, che scrive in rima» e che «accetta aiuto materiale nella misura di un dollaro», da inviare a casa sua, per posta. O come la studentessa anonima, ma con telefono, che scrive sarcasticamente: «Signori! La voglia di mangiare è tanta! Mandatemi qualcosa, un po' di soldi. Vivo in una casa dello studente. Vi sarò molto grata». Giuliette Chiesa Una corte dei miracoli sui giornali: «Cerco modelle con gran seno 3à misura e oltre» Il mercato nero per le strade di Mosca. La gente tenta di sbarcare il lunario vendendo e comprando di tutto: c'è anche chi offre «5 idee per 5 rubli Cuna»

Persone citate: Biga, Dzerzhinskij, Francis Fukujama, Giuliette Chiesa, Kazan, Lenin, Raf Nuri, Victor Hugo

Luoghi citati: Israele, Kiev, Mosca, Parigi, San Pietroburgo