CAPRIOLI

CAPRIOLI CAPRIOLI Fra i boschi inVal Sessera SCOMPARSO, come il cervo, dall'Italia nel corso del XIX secolo, il capriolo è oggi presente grazie sia alle reintroduzioni sia per migrazioni spontanee dalla Svizzera e dall'Austria. La specie è diffusa con continuità dalla provincia di Novara fino all'estremo orientale dell'arco alpino. Abitatore di boschi e boscaglie, si nutre soprattutto di arbusti e germogli, portandosi raramente allo scoperto, tranne in primavera quando - soprattutto al mattino o di sera - va in cerca di erba. E' questa la stagione più fa- vorevole all'avvistamento dei caprioli, quando i maschi si affrontano tra loro con un complesso rituale che si conclude con l'occupazione di territori, marcati e difesi dall'ingerenza degli altri esemplari. Per vederli: In Val Sessera: raggiunta la Bocchetta Sessera con la S.S. n. 232 a partire da Biella, si imbocca la stradina per l'Alpe Lavaggi. Di qui, attraverso il torrente, si risale verso la Bocchetta della Boscarola, dirigendosi poi a destra verso l'Alpe Barese e l'Alpe Campo. Dislivello: 450 m. Tempo: ore 2,30. Difficoltà: Escursionistica. Periodo consigliato: marzogiugno. Gli animali sono avvistabili nei pressi dell'Alpe Campo. Più avanti nella stagione: In Alta Val Bormida, sopra Ferrania; in Val di Susa e Val Chisone, al Laux di Pourrières, a Jouvenceaux e Desertes.

Persone citate: Ferrania

Luoghi citati: Austria, Biella, Italia, Novara, Svizzera