Novità per tutta la famiglia e spunti d'arredamento

UNO SHOPPING COLORATO MODE UNO SHOPPING COLORATO Novità per tutta la famiglia e spunti d'arredamento IL nostro giro di shopping questa settimana comincia con ima segnalazione per cambiar faccia a quello che è ormai considerato il nuovo status symbol degli Anni Novanta, la casa. Fra gli arredamenti preferiti dai torinesi spicca quello stile anglosassone a metà fra il classico e le atmosfere di campagna, corretto dall'aggiunta di pezzi vecchiotti. Finestre sul Cortile, l'atelier che ha aperto i battenti nei giorni scorsi in via Montebello 15g (tel. 839.5274) è proprio nato per promuovere questa tendenza. Qui, mobili, tessuti, carte da parati e oggetti si assemblano con la stessa logica dei contrasti che campeggia sulle coperte di patchwork americane. Gli armadi dipinti con allegri trompe l'oeil, le coperte «quilt», insieme con le carte da parati di diverse fantasie, creano un'atmosfera calda e originale. L'elefante sul piatto. Il 7 e l'8 aprile dalle 10 alle 19,30 presso la sede di M.G.M (via Maria Vittoria 2) si possono ammirare le quattro collezioni di piatti create da Giacomo Passera. I soggetti realizzati dal designer si ispirano ai gioielli dei Medici, all'India con i suoi maestosi elefanti e a eleganti intrecci di foglie e perle. Stile baby. E per i tirannelh di casa? Ecco un indirizzo dedicato ai bambini. Da Ellelle, mamme e figli possono fare acquisti. L'atelier in piazza Maria Teresa 3 (tel. 812.66.84) è specializzato nella produzione su misura di baby-abiti e culle, a cui da poco si sono affiancati nuovi articoli come tovaglie, lenzuola matrimoniali (a partire da 130 mila), camicie da notte (36 mila), vestaglie e altri accessori per la casa, tutti ricamati a mano. Non mancano comunque abiti e biancheria già pronti. I prezzi sono abbastanza ragionevoli: i pagliaccetti, le camicie con il collo festonato e i pantaloni all'inglese costano sulle 40 mila lire, mentre i vestiti da bambina, a punto smock, partono da 150 nula. Le culle invece sono in vendita a 450 mila lire (l'atelier è aperto tutti i giorni dalle 15 alle 18,30). Nuovi dandy. Sistemati donne e bambini pensiamo agli uomini. Chi si è lasciato sedurre dalla mania della seta delavé, che ha travolto i dandy newyorkesi, allo spaccio dell'azienda Albert (via Invorio 27, tel. 797.021, aperto tutti i giorni) trova i giubbotti in seta lavata a 200 mila lire. Per i più tradizionali ci sono blazer realizzati con tessuti di Tallia di Delfino (260 mila lire) e abiti in fresco di lana (280 mila lire). Interessanti anche gli spolverini a 140 mila e le camicie a 29 mila lire. Lo spaccio, inoltre, avvisa i clienti, attraverso comunicati, delle occasioni in corso. Sfilate di primavera. Martedì 7 aprile alle 16,30 e alle 21,30 il negozio Visetti presenta la nuova biancheria con una sfilata al Jolly Hotel Ambasciatori (in corso Vittorio Emanuele 104). Falsi d'autore. Un'iniziativa curiosa per le amanti del bijoux d'epoca arriva da De Wan. fl ne- gozio di via Roma 334, (tel. 543.907) ogni mese propone la riedizione di un monile disegnato negli Anni Trenta e Quaranta da Trifali, Boucher o Fornasiero al prezzo di 150 mila lire. Il primo esemplare è l'esatta copia di una spilla a fiore creata da Boucher nel 1930. Biancheria in salotto. Fra una tazza di tè e due pasticcini, da River Side, Lungo Po Cadorna IH (tel. 830.961), si possono acquistare costumi da bagno firmati Domani e le Foghe (160 e 120 mila), body in pizzo di Cristies, sottogiacca di EuroCorset (120 mila), calze e collant. Il negozio, arredato con mobili Ottocento, è concepito come un salotto per dar modo alle clienti di scegliere con tutta calma. Una formula gradevole e garbata, che fa sperare il ritorno delle buone maniere nelle boutique, un tempo vanto della città. Voglia di colore. Sempre in Lungo Po Cadorna 1 (tel. 812.58.34) c'è Show Room: un buon punto di riferimento per chi cerca abiti e accessori di qualità senza spendere cifre da capogiro. Qui le sciarpe di chiffon da annodare al collo, un must di stagione, costano 70 mila lire e sono disponibili in tutti i colori, le magliette e i cardigan, in svariati modelli e tonalità, non superano le 150 mila. Divertenti, per le giovanissime, i bustier, tempestati di margherite in rilievo, creati dalla stilista d'avanguardia Claudia Matano (sulle 200 mila), mentre le collane folk costano 28 mila lire. Scarpe gioiello. Gli accessori sono la punteggiatura dell'abito, diceva Ghane!. E aveva ragione. Un paio di scarpe strepitose rendono chic anche l'abito più anonimo. Le calzature di Aldo Sacchetti (via Pietro Micca 17, tel. 547.953) assolvono alla perfezione questo compito. L'artigiano per la primavera propone originali décolleté in plastica trasparente su cui campeggiano coriandoli di tutti i colori. Per le amanti delle lavorazioni raffinate non mancano scarpe percorse da fitte impunture o ravvivate da mosaici in tonalità digradanti. Ma la novità sono i sandali da sera con zeppa tricolore, ideali con i pantaloni. Il comfort ai piedi. Attuali, non care, e soprattutto ultracomode, cioè studiate per chi ha piedi difficili, sono le calzature in vendita da Gabriella Villalta, via Caboto 32c. Per le instancabili cammiriatrici ecco i modelli allacciati bicolori, argento e oro, oppure crema e caffè, mentre i mocassini bassi, a pianta larga, sono disponibili in molte tonalità. La scelta è vasta. I prezzi vanno dalle 70 alle 130 mila lire. Classico con brio. Chi cerca vivaci pantaloni, ma dal taglio impeccabile, li trova a partire da 130 mila lire da Adriana Boutique, via Massena 26 (tel. 531.980). Degni di nota anche gli chemisier di seta per le taglie robuste che una volta tanto esibiscono allegre fantasie. Anche il solito tailleur blu non è da sottovalutare: avvitato, di linea, ostenta originali bottoni gioiello a forma di moneta (600 mila). Convenienti i robe manteau coloratissimi in gabardine (300 mila lire). Antonella Ama pane In alto spilla diDe Wan. Sotto scarpe di Sacchetti in plastica trasparente

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