«Les films du Losange» in vetrina al Centre di G. Vo.

ERIC ROHMER & C. RASSEGNE ERIC ROHMER & C. «Lesfilms du Losange» in vetrina al Centre LES films du Losange» nascono, nei pruni Anni Sessanta, come una normale storia di cinefilia, tra Cinémathèque e «Cahiers du Cinema». Ne sono protagonisti Eric Rohmer e il giovanissimo Barbet Schroeder, e sino a metà Anni Settanta si «limitano» a produrre i propri film. Nel '75 entra nella società Margaret Menegoz. Il raggio d'azione della casa di produzione si allarga, da un lato, agli autori più rigoristi, personali (quando non «maudits») postNouvelle Vague, Rivette, Eustache, la Duras, dall'altro si europeizza con i Wenders, Fassbinder, Straub, Von Trotta, Helma Sanders che hanno segnato la rinascita del cinema tedesco. E' una doppia linea che, ferma restando la ragione sociale della società, quella di produzione di tutti i film di Rohmer, è proseguita sino a oggi con la scoperta dei Brisseau e Kané, con l'aiuto offerto a Wajda per «Danton» e «I demoni», a Agnieska Holland per il polemico «Europa, Euro¬ pa», e nello stesso tempo si è rafforzata con una serie di servizi e strutture collegate, con una propria società di distribuzione, con la promozione dei propri autori all'estero. Sempre in nome di un cinema riporosamente d'autore. Tra i sette l.m. e i sei c.m. prodotti da «Les films du Losange» che il Centre Culturel Francais proietta sino al 9 aprile, alcuni rappresentano delle assolute novità. Vorremmo segnalare almeno «Le p asse-montagne», uno dei singolari viaggi di deriva e di iniziazione alle responsabilità dell'esistenza che l'attore JeanFrancois Stevenin, venuto da esperienze con Truffaut e Rivette, ambienta nel nativo Giura, e il dittico «voyeuristico» di «Une sale histoire», una delle ultime opere dello sfortunato e geniale Jean Eustache che sarebbe, di li a poco, morto suicida. E, poi, «Navire night» della Duras, il duro e controverso «De bruit et de fureur» di Brisseau e ovviamente i film di Rohmer[g. vo.]

Luoghi citati: Agnieska Holland, Europa