LEGGONO PIÙ DI NOI

LEGGONO PIU' DI NOI LEGGONO PIU' DI NOI Cresce il mercato dei ragazzi, vincono i tascabili I avvicina la Fiera del libro dei Ragazzi di Bologna1 ed è il momento opportuno per rilevare (senza pretendere di analizzare dati e bilanci complessivi) che in questi anni qualcòsa di nuovo si è verificato nel campo dei libri per ragazzi, un settore considerato di serie B, non soltanto in campo letterario (nel quale la lezione crociana dell'inizio del secolo ha lasciato un marchio per niente dissipato), ma anche in quello della distribuzione. Le novità si sono imposte malgrado l'indifferenza di quegli adulti i quali dovrebbero viceversa mostrare una tempestiva sensibilità nei confronti di fenomeni che indicano un cambiamento di tendenze e di gusti in un settore del libro che rappresenta almeno il 20% del reale mercato della «varia». I dati elaborati da Giuliano Vìi gini (e anticipati sàbato scorso da Tuttolibri) dimostrano infatti chgan ftafia lè vetidite di libri .scolastici dalle elementari alle medie superiori (776 miliardi di lire nel 1991) sono di poco superiori a quelle del mercato della «varia» (745 miliardi), che i non addetti ai lavori possono ritenere costituito da opere di narrativa, divulgazione scientifica, storica e geografica, ecc. Invece nel settore «varia» sono comprese le vendite di dizionari e atlanti, oltre la maggior parte dei libri destinati agli studenti universitari di tutte le facoltà. Nella «varia» inoltre, sono compresi anche i «bigini», i temi svolti, il settore della cosiddetta parascolastica e i libri di narrativa suggeriti agli studenti delle superiori (quanto Pirandello, Verga, Svevo, ecc.?). Depurato quindi dai diversi elementi costitutivi e da quello che possiamo definire «l'indotto» (si valuta che la Pbe dell'Einaudi venga venduta per almeno l'80% nelle medie superiori e nelle Università), il mercato della varia (dalle «Formiche» a «Giobbe») risulta quindi decisamente diverso rispetto ai 745 miliardi genericamente indicati. Secondo Giuliano Vigini la «varia» può venire così depurata di poco più del 10%, secondo Roberto Cerati di almeno il 30%, secondo il libraio Giorgio Borghello arriviamo almeno a un terzo del mercato complessivo. In sostanza, i 745 miliardi si riducono concretamente a meno di 500 miliardi di lire, a fronte dei quali i 105 miliardi sono costituiti dal mercato ragazzi (credo però che la valutazione sia prudenziale): questo rappresenta dunque un buon 20% rispetto a quello degli adulti e, contrariamente al resto.del mercato, è un settore in deciso incremento. Di fronte a questi elementi concreti possiamo sottolineare, almeno due fattori negativi: - Scarse o nulle sono le segna- lazioni e le recensioni dei libri per ragazzi nella stampa quotidiana che destina regolarmente un inserto sui libri, per non parlare di settimanali o periodici; - le librerie italiane (tranne eccezioni più uniche che rare), al contrario di quanto accade in altri Paesi europei, non hanno un reparto bambini e ragazzi degno di questo nome, opportunamente organizzato e comunque operante con personale qualificato. il problema della diffusione del libro per l'infanzia ha, ovviamente, altre cause non meno gravi: tralasciando la scarsa abitudine alla lettura degli adulti (leggere è soprattutto un fatto dovuto a comportamenti trasmessi dall'esempio più che da sollecitazioni verbali che lasciano il tempo che trovano), un elemento fondamentale è costituito dalla mancanza di biblioteche nelle scuole. Quando veniamo a conoscenza del fatto che in Danimarca i bambini delle scuole elementari leggono mediamente 100-110 libri l'anno, ci sarebbe da rabbrividire a confrontare questi dati con quelli dei bambini italiani i quali, a loro scusante, non dispongono di biblioteche nella scuola (anche in questo caso tranne rare eccezioni) e co¬ munque di una persona che possa offrire consigli e suggerimenti sia a loro sia agli insegnanti. Cuando la commissione degli esperti suggerì, nel quadro dei nuovi programmi della scuola elementare (entrati in vigore ormai da 10 anni), la figura dell'insegnante-bibliotecario, l'allora ministro Falcucci si affrettò a cancellare la proposta, forse ritenuta troppo innovativa rispetto a una situazione scolastica che, per quanto riguarda il numero di libri utilizzati, è praticamente rimasta identica a quella degli inizi della scuola dell'obbligo di oltre cento anni or sono. Se lo stato della scuola, dell'informazione e delle librerie non appare confortante, le due novità di cui parlavo all'inizio si rivelano invece di grande interesse. La prima trasformazione ri- Sarda le biblioteche pubbliche ;r l'esattezza «di pubblica lettura») nate con una legge del 1978 che negli ultimi anni hanno aperto le loro attività al settore ragazzi con grande successo. Siamo ancora lontani dal poter considerare questa realtà un fenomeno su scala nazionale, ma le circa ottocento biblioteche che hanno organizzato un reparto ragazzi costituiscono un forte elemento di diffusione del libro in zone sprovviste di mezzi ideonei alle possibilità di fruizione. Non ci sono dubbi che il successo di recenti iniziative editoriali ha avuto nelle biblioteche un essenziale centro di propulsione. Fra i tanti esempi che si potrebbero indicare, è sufficiente ricordare che la Biblioteca di pubblica lettura di Spilimbergo in Friuli (11.000 abitanti) ha effettuato nel 1991 16.000 prestiti di libri, 7.000 dei quali a ragazzi. La seconda novità riguarda l'inatteso e vivace interesse dimostrato dai ragazzi per la narrativa nelle edizioni tascabili. Molto indicativi sono, a questo proposito, i dati forniti da tre case editrici che in questo settore hanno assunto posizioni leader, Mondadori, E. Elle, Salani. Questi dati, che pubblichiamo nelle tabelle qui sopra, indicano in particolare due tendenze: - la narrativa per ragazzi, che ha trovato nel «tascabile» un punto di massimo interesse, si dimostra un mercato di catalogo e non, come quello per gh' adulti, un mercato che brucia in pochi mesi tutte le novità; - il successo dei tascabili per ragazzi, nei quali sono usciti, senza tema di esagerazione, veri e propri capolavori oltre che nella media - romanzi di ottimo livello narrativo, è dovuto ad una vera e propria «scoperta» autonoma da parte dei ragazzi. Gh adulti, infatti, non conoscono nulla della nuova produzione in questo campo, se si escludono alcuni insegnanti (elementari e medie) particolarmente attenti alle esigenze delle nuove generazioni e i bibliotecari che hanno contribuito in notevole misura alla diffusione di questa nuova produzione libraria. Un'ultima considerazione riguarda, proprio nel campo della narrativa, una constatazione, riferita da Giorgio Borghello, sulle vendite dei libri per adulti: nei primi 20 libri più venduti nel mese di dicembre 1990 i romanzi risultarono soltanto 9, mentre nel 1991 sono scesi addirittura a 5. Per i ragazzi, invece, la narrativa rappresenta una quota molto, molto alta. Saranno i ragazzi a salvare il romanzo? Roberto Denti Collane N. titoll Cople vend. Le letture 57 575.000 ES « Ubrogame 117 2.675.000 Tolsle 227 3.675.000 EDIZIONI E. ELLE EDIZIONI MONDADORI Tra i titoli più venduti: Le letture: Pinln Carpi, La bambina che non voleva andare a dormire; Piumini, Il matto volante; Piizorno, L'incredibile storia di Lavinia; Solinas Donghi, Quell'estate castello; Altari, Il nonno non ha sonno. Un libro In tasca: Gage, Matilde e il fantasma; Heine, Ciccio Porcello; Librogame: Lupo solitario; Ninja; Guerrieri della strada; La terra di mezzo. L'anno del lancio si vendono per le prime due collane dalle 4 alle 6 mila copie per titolo; ogni anno successivo le vendite si aggirano tra le 1800 e le 3000 mila copie per titolo. Per I Librogame le cifre salgo-, no a 10-35.000 copie per l'anno di lancio e si mantengono tra le 7000-19.000 ogni anno successivo. Collane N. titoll Copie vend. Junior-8 22 137.150 Junior -10 20 185.811 Junior +10 25 202.887 Gala junior 21 186.251 Superjunior 25 218.690 Gialloj. 17 153.700 Natural. 10 42.224 Totale 140 1.126.713 La tiratura media di ogni novità è di 8000 copie. La tiratura media delle ristampe è di 3000 copie. Tra i titoli più venduti: Ende, Tranquilla pie pesante (14.000 copie); Ritorno, La bambola dell'alchimista (25.000); Staples, Il leone, la strega e l'armadio (22.000); Pitzorno, Speciale Violante (16.000); Starr, Mistero del metro (20.000); Bellalrs, La pendola strega-, ta (22.000); Teo, il lupo (6.000). Isa EDIZIONI SALANI Collane N. titoll Copie vend. Gl'istrici 37 303.027 Superlstrici 8 87.225 1 criceti 9 38.136 Le Unci 9 38.495 Vamplretto 7 44.651 Olalli ragazze 3 8.641 Totale 73 520.175 Il titolo più venduto di questa produzione è «Le Streghe» con 34.915 copie nell'edizione de Gl'Istrici più 4887 nei Superlstrlci. Val la pena notare l'andamento annuale di questo titolo, uscito nel settembre 1987:1987 - 4960 copie; 1988 7209; 1989 - 7324; 1990 - 6744; 1991 - 8678. Spi Ini

Luoghi citati: Carpi, Danimarca, Friuli, Spilimbergo