Il narco-presidente ora rischia 120 anni di Paolo Passarini

Il narco-presidente ora rischia 120 anni Per Noriega dura sentenza a Miami Il narco-presidente ora rischia 120 anni Prima condanna di un leader straniero Bush: guai a chi avvelena i nostri figli WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il generale Manuel Noriega, exdittatore di Panama catturato dalle forze armate americane dopo l'invasione del dicembre '89, è stato ieri riconosciuto colpevole dal tribunale di Miami, che lo stava processando da otto mesi, per otto delle dieci accuse che doveva fronteggiare. Rischia fino a un massimo di 120 anni in carcere. Mai prima d'ora un capo di Stato straniero era stato processato negli Stat Uniti. Il generale ha ascoltato la lettura del verdetto in piedi nella sua uniforme marrone con le spalle gallonate, mentre una delle sue tre fighe piangeva disperatemente. Felicidad, la moglie, era invece assente. Oggi dovrà essere giudicata da un altro tribunale di Miami per un furto in un supermercato. Gli otto reati sui quali il tribunale di Miami ha giudicato colpevole Noriega sono i più gravi dei dieci per i quali era imputato, in particolare «racket» e «cospirazione a fini di racket». Noriega è stato invece prosciolto per il reato di distribuzione diretta di cocaina. Riassumendo in poche parole uno dei casi giuridici più complicati della storia giudiziaria americana, l'accusa è quella di aver facilitato, mandando rapporti falsi e occultando informazioni, il traffico di cocaina dalla Colombia alla Florida via Panama, ottenendo in cambio sostanziose ricompense dal Cartello di Medellin. Fu sulla base di queste accuse che alla fine dell'89 gli Stati Uniti mandarono 23 mila soldati a invadere Panama per ottenere la destituzione e l'arresto di Noriega. L'operazione, oltre a non essere stata brillante sul piano militare, suscitò notevoli polemiche per la sua dubbia legittimità sul piano del diritto internazionale. Nel corso del processo e attraverso la stampa, emerse anche che Noriega era un informatore del governo americano. Ma questo non contraddice la possibilità che, nello stesso tempo, facesse il doppio gioco a favore del cartello di Medellin. Nell'arringa finale prima del giudizio, il pubblico ministero Michael Patrick Sullivan aveva chiesto che venissero cancellate alcune accuse specifiche che non era riuscito a dimostrare durante il processo. Noriega si è alzato e ha chiesto: «O tutto o niente». E' stato accontentato. Informato della sentenza, Bush l'ha definita «una vittoria di prima grandezza contro i signori della droga», un messaggio per far capire loro che «pagheranno un prezzo se continueranno ad avvelenare le vite dei nostri ragazzi». Paolo Passarini L'ex dittatore panamense Noriega . lidi i>.,.in-?.' ■< r..j.