Il pensionato poteva salvarsi?

Il pensionato poteva salvarsi? Oggi si conoscerà l'esito dell'autopsia: il figlio dimesso dall'ospedale Il pensionato poteva salvarsi? Carmagnola, s'indaga sulla caldaietta killer Dopo l'autopsia, ieri pomerìggio, la salma di Giuseppe Verrini è stata finalmente tumulata nel cimitero di Carmagnola. Il pensionato è stato ucciso con ogni probabilità dalle esalazioni di ossido di carbonio sprigionate da una caldaietta a gas difettosa: ma sarà l'esame autoptico a confermarlo, mentre oggi il magistrato nominerà anche il tecnico che effettuerà la perìzia sull'impianto messo sotto sequestro. Sempre ieri è stato dimesso dall'ospedale San Lorenzo il figlio Armando, 35 anni, ricoverato in stato di coma nella mattina di lunedì: il giovane dormiva nella stessa stanza del padre. Era stata la cognata Antonia Sinto, 55 anni, ad accorgersi del suo malessere e a chiamare l'ambulanza. Nessuno si era però accorto che Giuseppe Verrini era già morto. Ricoverato in medicina in «stato di coscienza alterata», Armando Vernili non ricordaa nulla. I medici del pronto soccorso avrebbero avvertito i carabinieri con un giorno di ritar- do: di qui le indagini per verificare se non ci sia stato un comportamento irregolare da parte dei sanitari. Il certificato di dimissione rilasciato ieri faceva riferimento all'ingresso in ospedale «per stato soporoso insorto dopo permanenza notturna in ambiente occupato da caldaietta a gas», ma «gli accertamenti non hanno permesso di confermare il sospetto d'intossicazione». Sarà insomma l'autopsia, richiesta dal medico legale dell'Usi 31, a determinare l'orientamento delle indagini. I carabinieri per ora non ipotizzano nessuna accusa: sarà dunque il giudice ad esprimersi in merito ad eventuali responsabilità di omicidio colposo. Dopo il blitz dei carabinieri che l'altro giorno avevano sospeso i funerali, la salma di Giuseppe Verrìlli è stata tumulata ieri nella tomba di famiglia a Carmagnola

Persone citate: Giuseppe Verrini, Giuseppe Verrìlli

Luoghi citati: Carmagnola