La guerra nel garofano

La guerra nel garofano La guerra nel garofano Salerno con Borsano contro La Ganga Battaglia nel psi. Giusi La Ganga è uscito secondo tra gli eletti; e dopo Gian Mauro Borsano anche Gabriele Salerno ha aperto le ostilità contro di lui. Il presidente del Torino-Calcio, dall'esterno del psi - nel quale era in lista come indipendente - dopo il boom di voti ricevuto, ha annunciato di voler creare una nuova corrente socialista: un gruppo anti-La Ganga. Ieri è uscito allo scoperto anche Gabriele Salerno. Questa volta dall'interno del partito, come esponente della direzione nazionale. Egli ha chiesto le dimissioni del gruppo dirigente di corso Palestra, ovvero di Franco Tigani segretario espresso dalla componente maggioritaria di La Ganga. Salerno, con a fianco il consigliere regionale Giancarlo Tappare, per lanciare il «j'accuse» contro la segreteria provinciale ha indetto una conferenza stampa a mezzogiorno, nel suo ufficio al terzo piano del palazzone che ospita il partito socialista. E poco dopo, dal primo piano, Franco Tigani gli ha risposto: «Per farmi dimettere è necessaria una decisione della direzione provinciale. Diversamente rimarrò al mio posto, tanto più che il partito in città e in provincia è andato bene, mantenendo cinque deputati, lo stesso numero di eletti del 1987». E nell'entourage del segretario molti sottolineano che se il partito avesse perso Salerno - ultimo eletto sarebbe rimasto a casa. Gabriele Salerno nel suo duro attacco più che Tigani ha evidentemente voluto colpire La Ganga, il quale, a suo giudizio, non ha saputo aprire il psi alla società, alla gente: «A Torino e in provincia - ha aggiunto - si sono chiusi a riccio. Non hanno organizzato una sola manifestazione di partito unitaria. La federazione (ovvero Tigani) ha appoggiato soltanto il capolista (La Ganga) e pochi determinati candidati, tutti alla ricerca della preferenza all'interno dell'apparato di partito. La Ganga poi ha boicottato pesantemente gli altri». Tra gli «altri», Salerno ha posto se stesso: «Sono stato pesantemente attaccato ed osteggiato per tutta la campagna elettorale. Giusi La Ganga ha addirittura creato una sua sede in via Cernaia facendola dirigere da transfughi dal mio gruppo. Ho già informato la segreteria nazionale e Bettino Craxi dell'acr caduto, ho chiesto di intervenire». Al termine dell'incontro con, i giornalisti Salerno ha ammesso che il psi in città ha ottenuto un discreto successo, «ma non per merito della federazione che al contrario ha dimostrato una conoscenza molto scarsa della società nella quale si muove». Per questo Tigani si deve dimettere e i tempi del congresso ordinario, previsto entro l'anno, devono essere accelerati. Nei prossimi giorni Tigani riunirà gli organi dirigenti del partito. Ma non vuole sentir parlare di dinpissioni e i numeri della direzione gli danno ragione, poiché la maggioranza è composta soprattutto da uomini suoi e di La Ganga. Ma, proprio per battere questa logica e rimescolare queste carte, Salerno la prossima settimana incontrerà ufficialmente Borsano per proporgli una sorta di patto di collaborazione che si sta profilando nei fatti contro il leader arrivato secondo nella gara delle preferenze. La Ganga ancora non ha risposto poiché era a Roma impegnato nella direzione nazionale dej psi. [g. san.] Gabriele Salerno, rieletto

Luoghi citati: Roma, Salerno, Torino