Anche il Toro con qualche santo in paradiso

Anche il Toro con qualche santo in paradiso INTERVISTA ALLA TV Borsano, euforico per il derby, parla di Juve ridicolizzata e promette una squadra ancora più forte Anche il Toro con qualche santo in paradiso «Ora sono a Roma e avremo le protezioni che et mancavano» TORINO. Gian Mauro Borsano, l'ultimo euforico del clan granata. I giocatori assicurano di aver smaltito la sbornia di esultanza per il successo nel derby, e Mondonico garantisce per loro: «Sino a martedì pomeriggio erano ancora tutti in cielo, adesso ne sono discesi e mi sembra stiano acquisendo lo spirito giusto per la trasferta di Verona». Il presidente, invece, continua a volare tra le nubi dall'entusiasmo e, dimentico del fair play, non si perita di dire: «Abbiamo ridicolizzato la Juve». L'ha dichiarato nel corso di un programma della tv «Teletime». Ancora sotto l'effetto euforizzante indotto dalla congiunzione di successo calcistico e trionfo elettorale, ha proseguito: «Allo stadio ero accanto a Chiusano: visto che porta tanto bene vorrò che mi sieda sempre vicino... Ho vissuto la stracittadina con il mal di stomaco per via dei punti di sutura applicatimi dopo la piccola operazione per l'asportazione di due cisti. Ad ogni gol, esultando, strappavo qualche punto. Che male: per fortuna che ci siamo fermati a due reti, sennò...». «Teletime» ha mostrato anche un Borsano vaticinante un futuro calcistico alquanto noioso: «Il Milan spende 100 miliardi l'anno: grazie a simili investimenti, è destinato a schiacciare anche il prossimo torneo: anzi, chissà per quante stagioni dominerà». Dalla grigia profezia di nuovo all'entusiasmo: «Il Toro '93 sarà ancora più forte» e all'ermetismo: <(Anche perché, ora che sono a Roma (da onorevole, ndr), la nostra squadra godrà delle protezioni politiche di cui necessita e che non ha mai avuto». Lasciamo l'ultimo euforico del clan granata e torniamo alla squadra attesa da un Verona disperato. La storia racconta che quasi sempre, dopo un derby fortunato, il Torino ha incontrato sconfitte desolanti: e, siccome la storia, checché se ne dica, non insegna nulla... Mondonico non vuole sentire altro: «I ragazzi sono già concentrati su questa trasferta decisiva per conquistare un posto-Uefa: se vinciamo o pareggiamo avremo la quasi certezza di aver realizzato l'impresa». L'allenatore sottolinea il sostantivo «impresa» e spiega la propria insistenza elargendo questi numeri: 42, 16, 33. Il primo si riferisce alle partite di campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa sin qui disputate dal Torino: 16 sono i giocatori impiegati. Il 33 racchiude le giornate di squalifica collezionate dalla squadra. Lì per lì sembra un'enormità. Un rapido calcolo soffia via sorpresa e dubbi sulla buona condotta dei granata: quasi la metà dei turni di sospensione sono stati inflitti dal giudice sportivo ai soli Bruno e Policano. I quali, unicamente con le espulsioni nel derby d'andata, hanno cumulato 9 giornate: alle quali vanno aggiunte le sei rimediate per somma di cartellini gialli. Il tecnico dice 33 perché non è ancora giunta la notizia che l'Uefa ha fermato per due partite Policano, espulso al Bernabeu. Nessuna cifra, invece, l'allenatore cita sugli infortuni che, in particolare nella prima parte della stagione, hanno falcidiato i granata. «Fanno parte del gioco». E, a proposito di infortuni, ecco le ultime notizie: Cravero ha ripreso ad allenarsi, potrebbe già tornare contro il Verona. Dove, scontata la squalifica, rientrerà Marchegiani. Assente, invece, la sua riserva, Di Fusco che s'era infortunato nel secondo tempo del derby. Il primo a scherzare sul forfait è proprio il sorridente dodicesimo: «Era una vita che non facevo una partita intera in campionato, adesso devo riposare». Chi, forse, smetterà di riposare è Bresciani. Il ((bomber di una vòlta» potrebbe giocare contro il Verona. Mondonico, come al solito, non dice né sì né no, l'attaccante regala la novità delle labbra cucite: senza troppa fantasia anche lui va ad aggiungersi alla legione di calciatori fiduciosi (illusi? scaramantici?) che il silenzio aiuti a ritrovare lo smalto e la fortuna dei tempi buoni. Bresciani dovrebbe rilevare Casagrande che rifiaterebbe in vista del Real Madrid. Contro gli spagnoli il club granata farà l'incasso della storia: già venduti 46 mila biglietti per circa 1 miliardo e 800 milioni. Per finire: al Torino non è stata presa in considerazione la lettera delirante all'Uefa dal presidente realista, Mendoza: «Borsano e Moggi mi hanno offeso. Noi abbiamo trattato benissimo Torino e tifosi». Claudio Giacchino Gian Mauro Borsano (nella foto) è presidente del Torino dal marzo '89 ed è stato eletto a Montecitorio

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