Per Emma pure il sesso è sventura

Per Emma pure il sesso è sventura In scena all'Adua Per Emma pure il sesso è sventura TORINO. Ha debuttato ieri sera all'Adua «Emma (il ridicolo della vita)» di Ugo Chiti, anche regista. Interpreti: Patrizia Corti, Andrea Costagli, Cosette Mercatélli, Giuliana Colzi, Marco Natalucci e Massimo Salvianti. All'indomani dell'esordio al festival di Asti, nella scorsa estate, scrisse Masolino d'Amico: «Emma sembra l'adattamento in trentaquattro velocissime scene di un Tozzi o di un Cicognani. In una Firenze inizio secolo la protagonista, figlia unica di una coppia benestante, si dà all'inizio ingenue arie di ereditiera, in mezzo a coetanee anch'esse da marito. Poi il padre muore, la madre consente a uno zio sciagurato di sperperare il patrimonio, e Emma comincia a sfiorire (e avendo scoperto segretamente il sèsso, mezzo sedotta mezzo violentata da un giovane proletario). Secondo la consuetudine, le amiche fingono di compatirla è ridono di lei, che alla lunga sposa un anziano farmacista e comincia ad essere vessata dalle cognate zitelle. Una toscanissima sordidezza non impedisce a queste due beghine, la cui prova provoca alcuni fra i momenti più febei della serata, di convincere il fratello a prendersi a bottega un bel dottorino su cui esse hanno messo gli occhi. Il dottorino, che è un serpente, fa il filo a loro e ad Emma, che nell'abbandonarglisi senza pudore, un'altra scena forte e convincente, proclama così una propria ribellione sociale. Tutto però finisce nel peggiore dei modi. Al momento della fuga il dottorino si tira indietro, Emma svergognata e contagiata da una tremenda malattia trasmessale da costui finisce serva in un bordello installato nel viiUno paterno. [...] |: Nel funzionale ambiente unico di Giancarlo Mancini [...] le scene si susseguono con un ritmo così convulso, da rendere difficile seguire, lo syihrapo della storia, mentre gli attori non j hanno la possibilità di impostare dei veri personaggi. Nella seconda parte le unità sanative si distendono un po', (| l'attenzione si focalizza».

Persone citate: Andrea Costagli, Cicognani, Giancarlo Mancini, Marco Natalucci, Masolino D'amico, Massimo Salvianti, Patrizia Corti, Ugo Chiti

Luoghi citati: Asti, Firenze, Torino