«Sono loro i killer di Livatino»
«Sono loro i killer di Livatino» li processo a Roma per motivi di sicurezza, l'uomo ha deposto truccato «Sono loro i killer di Livatino» Ricostruito in aula l'agguato mortale al giudice ROMA. Si è presentato in aula camuffato con barba e baffi finti e protetto da un paio di occhiali scuri per evitare ritorsioni. Ma nella deposizione non ha avuto esitazioni. Fiero Ivano Nava, il supertestimone dell'agguato che costò la vita al giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990 sulla statale Caltanissetta-Agrigento, ha indicato ài giudici della corte d'Assise di Caltanissetta Domenico Face e Paolo Amico come gli esecutori del feroce omicidio. Per motivi di sicurezza (il testimone dal giorno del delitto vive in Germania protetto dalla polizia), la deposizione è avvenuta nell'aula bunker del carcere romano di Rebibbia. Grazie al riconoscimento degli imputati, ieri assenti, fatta dal testimone, gli inquirenti riuscirono ad identificare in Pace il presunto uomo che, pistola in pugno, inseguì in un fossato il giudice Livatino mentre questi tentava di sfuggire al sicario, e in Amico il complice con il casco integrale fermo in strada. Entrambi furono poi catturati in Germania. La testimonianza di Nava è stata lineare e ricca di dettagli; il teste, un uomo di grossa corporatura, ha cercato di rendersi irriconoscibile, rifiutando anche di essere ripreso dalle telecamere, non ha tradito alcuna emozione od incertezza, nonostante i tentativi del difensore di Pace, avvocato Salvatore Rossello, di farlo apparire inattendibile. Numerose, infatti, sono state le contestazioni mosse al testimone dal penalista ed hanno riguardato, in particolare, le modalità che portarono alla ricognizione degli imputati e la descrizione dell'uomo che sostiene aver visto scavalcare il guardrail della strada per rincorrere il magistrato. Nava, rappresentante di commercio originario del Nord Italia e in Sicilia il 21 settembre per questioni legate alla sua attività professionale, ha raccontato che quel giorno giunse con la sua auto a pochi metri dal luogo in cui stava avvenendo l'omicidio. «Vidi un uomo scavalcare il guard-rail impugnando una pistola - ha detto -, aveva i capelli castani, senza baffi, con zigomi marcati e la carnagione chiara. Lo vidi di profilo poiché era in posizione perpendicolare rispetto alla strada. Indossava una camicia a scacchi e un paio di pantaloni di colore beige. Un'altra persona con un casco era invece ferma sulla strada». Rispondendo anche alle domande del pubblico ministero Ottavio Sferlazza, Nava ha quindi fornito ulteriori elementi riguardo la posizione ed i movimenti delle due persone che presero parte all'agguato. Il processo riprenderà a Caltanissetta il 14 aprile prossimo. [Ansa]
Luoghi citati: Caltanissetta, Germania, Nord Italia, Roma, Sicilia
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Partigiani
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Condanna per il droga-party in cui morì una studentessa
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Cuneo all' ultima fatica
- Società yoga negli Usa per nascondere terroristi
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Capuana come favolista
- Internet, istruzioni per l'uso
- Grazie Juve, grazie Brady
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Una terribile prigione nel cuore del deserto
- L'INTERROGATIVO NUCLEARE
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy