Bodrato: sono fuori, ma non mollo

Bodrato: sono fuori, ma non mollo Bodrato: sono fuori, ma non mollo Lo sfogo di un ex, ha vinto il voto organizzato TOPINO. Guido Bodrato, si è presentato alle elezioni ministro dell'Industria e ora è primo escluso: com'è potuto accadere? Mi è difficile capirlo. Eppure qualche esperienza dovrei averla. Questa appena conclusa era la mia settima campagna elettorale. Mi sembrava quella più partecipata, più produttiva. Non avevo avvertito nessun segnale che potesse adombrare sconfitta. E vero che sin dall'inizio ho fatto una scelta che mi ha condizionato: lasciando Vercelli e Biella all'amico Astori. Ma lui, pur rispettando i patti, ha saputo metterli a frutto. Colpa di quell'accordo? Non una colpa, ma al 50 per cento, una causa del minor numero di consensi che ho ricevuto. L'altro 50 per cento dipende dal fatto che ho puntato sul voto d'opinione mentre ancora una volta è risultato premiarne il voto organizzato. La preferenza unica nelle intenzioni avrebbe dovuto scoraggiare il voto di scambio, l'organizzazione, rilanciare le idee, personalizzare la scelta. In realtà U voto d'opinione si è.dimostrato debole. L'insieme di queste cose ha determinato il risultato negativo. Nella democrazia cristiana ci sono stati altri personaggi «decapitati»... E' vero. Ma la de avrà una trentina di deputati in meno, una cinquantina saranno facce nuove, l'elenco di 8-10 deputati illustri rimasti fuori non spiega. Fa però emergere che nel sistema c'è qualche cosa che non funziona. La gente critica clientele e scambi, poi in concreto elegge chi favorisce le une e gli altri; penalizza chi porta avanti un modo diverso di far poUtica. La preferenza unica, ripeto, avrebbe dovuto sollecitare il voto d'opinione e invece ha vinto il voto organizzato, forse più che in passato. Che farà adesso Guido Bodrato non più deputato dopo 25 anni trascorsi a Montecitorio? Non lascerò la poUtica. Ero parlamentare per far poUtica non viceversa. Vedrò in che modo continuare. E la de? Ci sarà la restaurazione dopo il crollo? Siamo ad una svolta poUtica, una svolta destinata ad incidere sul modo di essere deUa de. Sono in discussione la cultura di governo e di mediazione, dovremo essere capaci di operare a tutto campo come fanno gli altri partiti. Lo scorso autunno lei aveva detto che sulla terra non c'è nulla di eterno, che anche la de, se non si rigenera, può scomparire. Confermo. Questo voto dimostra che quella preoccupazione non era una sempUce polemica rivolta alla de moderata. Ma questo "terremoto" ha fatto crollare anche l'opposizione. E oggi il ruolo deUa de si è notevolmente rafforzato. E'un paradosso? Nient'affatto. La de adesso potrebbe andare anche all'opposizione, ma sarebbe ugualmente molto forte: nel 1976 ci furono due vittorie, del governo e del pei; oggi ci sono due sconfìtte. E di fronte ad una opposizione frantumata, non c'è dubbio il ruolo deUa de, pur con meno voti, è decisivo. Giuseppe Sangiorgio Il ministro Guido Bodrato

Persone citate: Astori, Bodrato, Giuseppe Sangiorgio, Guido Bodrato

Luoghi citati: Biella