Mancini: «Mi ha bruciato la mafia»

Mancini: «Mi ha bruciato la mafia» Politici, ministri, intellettuali, uomini di spettacolo: tutte le vittime illustri del 5 aprile Mancini: «Mi ha bruciato la mafia» V? vecchio leader attacca de e psi ROMA. «Non sono, stato eletto perché non sono intervenuti personaggi della mafia per sostenere la naia candidatura, come invece è accaduto a altri». Giacomo Mancini, 76 anni, parlamentare socialista da dieci legislature, tra i grandi «trombati» è quello che usa parole di fuoco. Non risparmia nessuno: «So che le cose che ho detto durante la campagna elettorale non sono state gradite nè all'imene del mio partito, nè all'esterno». Se si guardano gli eletti al Senato e alla Camera nella de e nel psi, dice Mancini, ci «sono eletti che fanno venire i brividi». Mancini ricorda di avere chiesto che dalla lista socialista venissero «estromessi candidati che secondo me non andavano»; e la richiesta, accolta in provincia di Cosenza, «ha sicuramente determinato forti reazioni». Poi in campagna elettorale, aggiunge, «ho preso una dura posizione nei confronti delle infiltrazioni mafiosi, e questo non è stato il viatico migliore». Mancini non è l'unico dei «trombati» più o meno illustri. L'elenco delle vittime del terremoto del 5 aprile non si contano. Ci sono ministri bocciati o ripescati all'ultimo minuto. Segretari di partito come il socialdemocratico Antonio Cariglia, che a Roma si è dovuto accontentare di un quinto posto ed è stato eletto, invece, a Bari. Ci sono uomini di governo come il ministro del Bilancio, Paolo Cirino Pomicino o degli Interni, Vincenzo Scotti, superati dall'esordiente Alfredo Vito. Poi ci sono cantanti, intellettuali, industriali, sportivi, giornalisti che si sono lasciati tentare dalla candidatura, ma che nei palazzi romani' non entreranno mai. Non hanno conquistato la fiducia dei napoletani l'attrice Ida Di Benedetto, candidata nelle Uste del psi, nè la soubrette di Fantastico, Loredana Russo, su cui aveva puntato quest'anno la de. In Liguria non è stato riconfermato nemmeno Gino Paoli, ricandidato dal pds alla Camera. Nè tornerà tra le volte di Palazzo Madama Domenico Modugno, che si era ripresentato con i Verdi. Il Transatlantico rimane un sogno anche per Gino Bramieri, il popolare attore, che gareggiava a Milano sotto il simbolo socialista. Non è stata eletta nemmeno la cantante Wilma Goich, candita ta in Liguria; la lista, Federalismo pensionati, non ha ottenuto alcun seggio in Liguria. Bocciati a Roma anche Franco Califano, candidato nelle Uste del psdi, il regista Luigi Squarzina (pri), l'attrice Grazia Scuccimarra (Usta PanneUa), e il comico Gian (La Rete) che faceva parte del duo Rie e Gian. Per il rotto deUa cuffia l'attore Gian Maria Volontà è riuscito ad occupare l'ultimo posto utile, il decimo, per diventare deputato tra le fila del pds. E' servita a poco la medagUa olimpica conquistata dal campione di canottaggio napoletano, Francesco Abbagliale, che è risultato fra i primi non eletti nelle Uste de del capoluogo campano. Fra gU sportivi, non ce l'hanno fatta per il psi nè il maratoneta Gelindo Bordin, campione olimpico a Seoul, nè il tennista Paolo Cane, che ha fatto soffrire gli italiani durante la recente sfida Brasile-Italia in coppa Davis. Uguale sorte per Francesco Damiani, ex campione del mondo dei massimi, candidato nel pri. E' andata megUo per il presidente del Torino, Gian Mauro Borsano, candidato indipendente per il psi alla Camera; è risultato il primo eletto neUa circoscrizio¬ ne Torino-Novara-VerceUi, battendo anche il responsabile del garofano per gU enti locali Giusi La Ganga, che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. /Eletto, anche Antonio Matarrese, presidente deUa Federazione Italiana Giocò Calcio e del Bari, che è risultato sesto dei dieci candidati deUa de che hanno conquistato un posto alla Camera nel coUegio Bari-Foggia. Riconfermato a stento Gianni Rivera, l'ex calciatore del Milan, ultimo eletto neUa de a Milano. Poca fortuna anche fra i giornalisti che dalle redazioni hanno provato a fare il salto verso Montecitorio e Palazzo Madama. Continuerà a commentare le partite per le tv private Nando Martellini, candidato per ima Usta federalista. Eletto con il massimo dei voti in Liguria, invece, Ugo Intuii, portavoce del psi ed ex direttore del «Lavoro» e deU'«Avanti». Diventa onorevole anche Marco Conti, direttore del Gr 2, candidato deUa De nel collegio di Avezzano. Prima campagna elettorale ed elezione immediata anche per Lucio Manisco, corrispondente da New York per il Tg 3 che tra le fila di Rifondazione Comunista ha conquistato un seggio senatoriale a Venezia e due da deputato a Milano e a Roma. Ce l'ha fatta Carlo Rognoni, ex direttore di Panorama e del Secolo XIX: ha vinto in Liguria per il pds sia alla Camera che al Senato. E un altro ex-direttore, Mauro Paissan, del Manifesto, eletto aUa Camera per i Verdi in Toscana. Sbarca a Montecitorio anche U critico d'arte Vittorio Sgarbi, eletto per i liberali in Sardegna, mentre ha avuto minore fortuna l'architetto Paolo Portoghesi. Nulla da fare nemmeno per Maria Fida Moro, la figlia deUo statista de, candidata del psi, e per Angela Casella, candidata nelle Uste dello scudocrociato. Fra i magistrati, ripescato all'ultimo minuto Giuseppe Ayala, candidato neUe Uste del Pri, mentre incerta è la sorte di Carlo Palermo, primo dei non eletti a Roma per La Rete. Il suo futuro dipende dalle scelte di Leoluca Orlando, l'ex sindaco di Palermo, che ha stravinto in tutti i collegi. Esclusioni ecceUenti anche per il de Nino Carrus, vicepresidente del gruppo de alla Camera, FiUppo Caria, capogruppo psdi a Montecitorio e Piero Fassino del pds. Flavia Amabile Volontè recupera in extremis Modugno non è rieletto Riconfermato a stento Rivera Ayala ripescato all'ultimo Volontè recupera in extremis Modugno non è rieletto Riconfermato a stento Rivera Ayala ripescato all'ultimo Gelindo Bordin (a fianco) candidato psi non è stato eletto. Nella foto accanto Piero Fassino (pds) pure bocciato. A sinistra ■l'attore Gino Bramieri