Cee divisa

Cee divisa Cee divisa I conti salati del«Delors 2» BRUXELLES. A tenere l'Europa con il fiato sospeso non sono soltanto le elezioni e le loro ripercussioni sui mercati, ma c'è anche il cosiddetto «pacchetto Delors 2», ossia le proposte per il finanziamento Cee per il periodo 93/97, che oggi approda, per un primo esame, al Consiglio Affari generali. Le notevoli riserve già espresse dai ministri finanziari (Ecofùi), sia per l'entità dei finanziamenti richiesti, sia per il loro impiego, lasciano prevedere tempi non brevi prima che si possa raggiungere un accordo. il bilancio Cee passerebbe dai 66,6 miliardi di ecu del '92 agli 87,5 del 1997 con un incremento del 32%, mentre, secondo una stima giudicata peraltro ottimistica, il reddito medio Cee aumenterebbe di non più del 12,5%. Complessivamente, nei cinque anni, Bruxelles avrebbe la facoltà di spendere 394 miliardi di ecu (circa 606 mila miliardi di lire) pressoché in assenza di un controllo vincolante. Le delegazioni del Belgio, della Gran Bretagna, della Germania e dell'Italia giudicano eccessivo ed ingiustificato l'onere ed osservano l'anomalia di un aumento dei conferimenti alle casse comunitarie, mentre si restringono le spese interne. Semmai, suggeriscono, ulteriori risorse potrebbero essere stornate dal fondo di sostegno agricolo (Feoga) che invece viene incrementato, per assorbire, nel quinquennio, 189 miliardi di Ecu (29 mila miliardi di lire), ossia circa il 50% di tutta la spesa Cee. Per il finanziamento del sistema lo schema proposto prevede la riduzione dell'apporto Iva dal 55 al 35% delle entrate ed un contemporaneo aumento del contributo basato sul reddito (Pnl) dal 20/23% al 40%. Per l'Italia che in via autonoma, e non certo seguita dagli altri Stati, ha rivisto m aumento il proprio reddito nazionale tenendo conto dell'economia sommersa, il conto si presenta salato. In base ad un primo calcolo il nostro apporto alle casse Cee dovrebbe passare dall'attuale 15,17% al 16,26%, da 14 mila miliardi di lire del 1992 a oltre 22 mila miliardi di lire nel 1997. Quanto alla ripartizione della spesa, non mancano le critiche, ad iniziare dal fondo di coesione che prevede la destinazione di 10 miliardi di Ecu, nei cinque anni, a favore dei paesi iberici, della Grecia e dell'Irlanda. I tedeschi rilevano che questi aiuti sono inutili, perché non favoriscono la convergenza. Un modo come un altro per mettere un bastone tra le ruote del piano Delors. [r.e.s.] Berlusconi grazie Milan

Persone citate: Berlusconi, Delors

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Europa, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia