Formica rispolvera Io «sconto famiglia» di Francesco Bullo

Formica rispolvera Io «sconto famiglia» Ma i benefìci forse soltanto nel '93 Formica rispolvera Io «sconto famiglia» //provvedimento ne tocca una su tre Abolite le precedenti agevolazioni Il ministro RinoROMA. Il ministro delle Finanze, Rino Formica, pensa alle famiglie (e rispolvera «sconti», riesuma agevolazioni), scrive promesse ai contribuenti («sarà presto rimborsato il vostro credito d'imposta»), rassicura il risparmiatore («l'anagrafe tributaria non metterà il naso nei depositi bancari di titoli»). La consultazione elettorale è alle soglie e il fisco sforna «buone notizie» a getto continuo. L'ultima è proprio quella che la promessa di sconto-famiglia sarà mantenuta. Quando? Forse nel '93, e a condizione che venga potata la giungla delle agevolazioni fiscali attualmente concesse. Formica ha annunciato ieri di aver ricevuto il lavoro preparatorio dall'apposita commissione di studio sul nuovo sistema e ha confermato che «la strada che si sta. seguendo è quella giusta e ci sono tutte le condizioni perché i tempi della delega attribuita in proposito al governo vengano rispettati». Ad essere interessate all'alleggerimento fiscale, che entrerà in vigore il prossimo anno, sono una famiglia ogni tre (7,4 milioni di famiglie, la maggior parte nel Mezzogiorno). Particolarmente avvantaggiate saranno quelle composte da persone anziane (oltre i 65 anni) e portatrici di handicap. Esclusi saranno invece 8,3 milioni di «singles» e 4,7 milioni di famiglie che non avranno convenienza a ricorrere al nuovo sistema. I componenti di ogni famiglia potranno scegliere fra i due sistemi di tassazione Irpef : a) quello attuale, su base individuale (ognuno paga le tasse calcolandole sul proprio reddito personale); b) il nuovo sistema del quoziente famigliare che si applica sommando tutti i redditi dei componenti la famiglia e dividendo poi il valore del reddito famigliare complessivo per un «quoziente», dato dal valore attibuito ai diversi componenti (1 per il capofamiglia, fino a 0,5 per figli, coniuge e altri). Infine, si applica l'imposta sulla «quota» ottenuta, con un'aliquota media che va estesa a tutto il reddito famigliare. In pratica, le famiglie numerose e «disagiate» avranno un più alto quoziente e più alto sarà quest'ultimo, minore sarà l'aliquota del prelievo. Minore sarà l'aliquota del prelievo, più elevato sarà il risparmio d'imposta vigente. ormica La nuova misura relativa al «riordino della tassazione», non costerà - assicurano al ministero - più di settemila miliardi e, in ogni caso, non dovrà comportare oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Per il contenimento della spesa derivante dalla nuova misura entro i settemila miliardi, il ministero ha previsto un tetto al beneficio individuale di 400 mila lire per ogni componente la famiglia, oltre il primo. Ad esempio, un nucleo di quattro persone potrà risparmiare l'Irpef per un massimo di 1 milione 200 mila lire. Un altro vincolo è che la norma sul «quoziente» sia varata congiuntamente con la legge che dovrà rivedere le agevolazioni fiscali. In altri termini, il prelievo che sarà recuperato eliminando o riducendo alcune agevolazioni sarà impiegato per riequilibrare il prelievo fiscale sulle famiglie monoreddito e numerose. Si preannuncia, dunque, una sorta di re distribuzione che trova esempi nei sistemi di tassazione di alcuni Paesi stranieri. Francesco Bullo Il ministro Rino Formica

Persone citate: Formica, Rino Formica