Nilla Pizzi sono una colomba punk di Marinella Venegoni
Nilla Pizzi, sono una colomba punk Seconda giovinezza della cantante, che ha appena registrato le versioni rap dei suoi successi Nilla Pizzi, sono una colomba punk Un recital con Di Stefano LONGÌANO DAL NOSTRO INVIATO La Regina ha trionfato anche a Sanscemo. Sulle note di «Vola Colomba», la sigla con la sua voce ha attizzato urli d'entusiasmo alla manifestazione demenziale torinese, qualche giorno fa. Nilla Pizzi l'ha saputo e ne è andata fiera. Capelli rosso punk, sguardò acuto di una che la sa lunga, la Regina è moderna, frizzante, informatissima; cosi attenta che è stata la prima ad accorgersi di esser stata recuperata dalle più mordaci frange giovanili: ha appena registrato, con una band di sciamannati, le versioni rap di «Papaveri e papere», «Edera», «Vola colomba», «Chitarra vagabonda». Lei non ha paura dei fantasmi del passato, il presente le dà-abbastanza da fare; sarà protagonista di uno tour a New York e.Toronto) il 7 $ug^p\c8ntenVm^^ il 29 sèttènjbre sarà in Australia per due settimane e a novembre in Guatemala. Sta anche preparando un recital con Giuseppe Di Stefano. Serve altro, per essere frizzanti? Frizzano i capelli rosso punk dentro il pettine della parrucchiera che la prepara per la tv. Sulle colline delle sue terre, a un pugno di chilometri da Rimini, la Regina è per il quarto anno consecutivo conduttrice del settimanale tv «Romagna mia», una sorta di «Piacere Raiuno» itinerante come il programma Rai, in diretta su Erreuno, la locale tv della dinastia del lissio Casadei. Ogni martedì, Nilla diventa la Elisabetta Gardini della situazione. Intrattiene, intervista, canta e presenta. Nel camerino del delizioso teatro Petrella di Lohgiano, cuore della Romagna Mia, sotto le mani pazienti della parrucchiera, Nilla chiacchiera serena, con lampi d'ironia nello sguardo e il telefonino cellulare acceso sul tavolo. Sotto il cerone la sua pelle è liscia e senza rughe. La conversazione viene spesso interrotta dal corteo omaggiarne degli ospiti in programma. Arrivano Paolo Mengoli e un imbolsito Mario Tessuto («Lisa dagli occhi blu / senza le trecce la stessa non sei più»); arrivano il regista Leandro Castellani e una cantantina prosperosa che lei complimenta: «Che onore averti qui, tu che sei stata a "Colpo Grosso"». Nilla benedice, scherza, rassicura. E' padrona della situazione. Fu incoronata Regina della Canzone a Sanremo, nel 1951, con «Grazie dei fior»: era una fiorente signora intorno ai trent'anni. Siamo nel 1992, ognuno può fare i conti ma non chiedeteli a noi. L'avvertimento è stato chiaro:. «L'unica cosa che non sopporto è l'età. Uomini e donne del Duemila non possono avere età. Chi è vecchio, o brutto, o sgradevole, e va in tv, ha il dovere di correggersi con la chirurgia plastica. E che stupidaggine mettere un limite di età nei concorsi statali: magari c'è uno con sotto due palle così, ma-non lo assumono perché è vecchio. Ridìcolo. C'è gente che nasce vecchia, e altri che non invecchiano mai. Io sono un'Ariete. Sono nata il 16 aprile e basta». n suo nome è stato spesso citato, nel battage preelettorale. La davano anche per candidata. Mi avevano contattata i repubblicani, poi mi voleva Pannella nella sua lista ma ho declinato: facendo questo lavoro, non posso schierarmi con nessuno. Ma mi dispiace. La politica me la sento dentro, so tutto. Sarà perché guardo sempre Funari che riesce a far capire la politica a tutti, non come le tribune così ermetiche. Bisogna sapere per chi votare, oggi: mi fanno paura, queste elezioni, perché credo che si finirà per rifarle. E che società terribile, quante violenze sui bambini: quando ne sento parlare, sto male. Lei ha figli, nipoti? Non ho figli ma cinque nipoti, quattro maschi e una femmina, figli delle mie sorelle. Vive sola? Vivo a Sant'Agata Bolognese con la mia mamma che ha compiuto 94 anni il 31 settembre ed è ancora in gamba. Sono spesso fuori, ma l'assistono le mie sorelle. E' nubile per scelta? Mi è bastato un matrimonio giovanile. Io sono soddisfatta della mia vita. Certo avrei potuto fare un altro tipo di carriera, fra gente importante, ma mi piace troppo il rapporto con il pubblico. Nella vita, ognuno ha solo quello che deve avere: se riesce ad avere di più, dovrà lasciare in malo modo. Avrei voluto fare l'attrice di prosa, o del cinema. Nei primi anni di Sanremo ho girato dei film, uno anche con Sofìa Loren che stava cominciando: però avevo già cantato "Vola Colomba", ero conosciuta. Ebbi timore di lasciare il mio mestiere per un altro. E oggi sono felice, a Sanremo quest'anno tutti i cantanti' mi hanno fatto un sacco di feste. Le piacerebbe tornare a cantare al Festival? Moltissimo. Faletti quest'anno aveva una canzone molto spiritosa, ma ha mancato il bersaglio: se invece di Orietta Berti avesse scelto me, magari gli sarebbe andata bene. Oggi bisogna essere spiritosi, ironici. Preparati, soprattutto: perché se una pensa di esser davvero la regina della canzone, c'è da romperle il muso. Qual è il suo cantante preferito? Mi piacciono Cocciante, Baglioni, e moltissimo Giorgio Gaber. E poi Peter Gabriel, è l'unico che davvero interessante degli ultimi anni. Canta spesso? L'anno scorso, su 31 giorni del mese d'agosto, avrò fatto 30 concerti. La mia voce c'è, con l'orchestra. Io ho studiato canto, ho fatto per anni vocalizzi, con un cantante lirico. Qual è il segreto per rimanere cosi in forma? Fa una dieta particolare? Il segreto è l'energia innata nelle persone. E' come per la memoria: si deve esercitare, ma c'è o non c'è. In quanto alla dieta, non mangio molto, ma dovrei mangiare ancor meno. Ho smesso di fumare vent'anni fa, dormo molto e non ho mai preso un tranquillante. Cammino parec¬ chio, ma non ho mai fatto ginnastica: ci son dei ragazzi di vent'anni già rovinati dalla ginnastica. La sua collega.'Carla Boni sembra più anziana di lei. Perché soffre molto di solitudine. Io no. Mi sonò attrezzata, ho la tv in camera, di notte finché voglio la guardo. Poi c'è la radio: senza radio, non potrei dormire; ma mi deve dare delle parole e non musica; e l'unica che parla tutta la notte è Radio Radicale. So tutto, di tutti i partiti. Tutto quel che succede nel mondo, io lo so. La radio mi accompagna, mi fa addormentare e mi sveglia la mattina con la rassegna stampa. Certo che sarebbe difficile, per un marito, sopravvivere a delle notti cosi. Per questo sto sola. Ha un desiderio? Ho visto Bartali a «Striscia la notizia». Mi è sembrato un po' patetico, fuori dal mondo. E poi, con quella voce... Ricci dovrebbe chiamare me. Signora Nilla, perché l'hanno chiamata cosi? Quando sono nata, un delitto aveva appena sconvolto la mia terra. Una ragazza, DionOla Del Pozzo, era stata violentata, uccisa e poi buttata in un fienile. Mi battezzarono come lei, ma si sbagliarono: io all'anagrafe sono Adionilla. Marinella Venegoni Nilla Pizzi: al centro nel 1950 a sinistra con Teddy Reno a destra in una foto recente
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