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«Ci hanno perquisite come fossimo ladre» «Ci hanno perquisite come fossimo ladre» sono state fermate e portate nello stesso stanzino. «Non ha diritto di fermarci», avrebbero detto al direttore dell'Iperstanda, ma sarebbero state egualmente perquisite. A una chente sarebbe stato impedito di telefonare al marito, ricoverato in ospedale, per spiegare il ritardo. Rilasciate, Adriana Peano e Liliana Chiavacci hanno deciso di andare al commissariato di polizia di Rivoli e di sporgere denuncia contro il direttore, Giovanni Casciola, 52 anni, via Pellice 68, Rivoli, e contro le due guardie, Salvatore Benincasa, 25 anni, via Barletta 109, Torino, e Leonardo Cacciatore, 27 anni, corso Verona 23, Torino. Episodi analoghi avvengono spesso nei grandi magazzini, piccoli soprusi a danno di clienti innocenti. Secondo la polizia, il personale non può perquisire persone sospette, non colte sul fatto, senza avvertire le forze dell'ordine. Luca Ponzi Le hanno «perquisite come ladre» e due clienti dell'Iperstanda di Cascine Vica a Rivoli hanno denunciato il direttore e le guardie del supermercato. Nei loro confronti si ipotizzerebbe il reato di violenza privata: sarebbero state arbitrariamente trattenute e perquisite dal personale del magazzino. E' accaduto l'altro giorno: Liliana Chiavacci, 40 anni, e Adriana Peano, 47 anni, entrambe residenti in via Moncenisio 4 a Collegno, sono entrate con un'amica, Francesca Di Cuonzo, 40 anni, via Colombo 7, Collegno. Mentre le prime due facevano la spesa, Francesca Di Cuonzo ha rubato dalle confezioni Balilla i bollini del concorso a premi. Due «vigilantes», dipendenti di una ditta privata di Milano che ha l'incarico di sorvegliare l'Iperstanda, l'hanno bloccata e portata in uno stanzino dove ha ammesso il furto. Al direttore la donna ha detto di essere in compagnia di due persone. Così le altre due amiche Denunciati direttore e guardie dell'Iperstanda