Due politici contro la Digos

Due polìtici contro lo Digos Polèmiche dopo gli scontri tra ambulanti e polizia in Comune Due polìtici contro lo Digos Mussano e Borghezio dal prefetto «Atto grave le denunce contro di noi» Giorni bui a Palazzo civico. In meno di un mese, l'amministrazione comunale è stata scossa da episodi che hanno come denominatore comune una delle più aspre campagne elettorali del dopoguerra. Due Consigli comunali «saltati» per mancanza del numero legale; un assessore, Maurizio Lupi, accusato di essersi servito del denaro pubblico per promuovere la propria immagine; altri due, Fura ari e Lodi, invitati dal sindaco a rimettere le deleghe; infine, gli scontri tra ambulanti e polizia lungo i portici e nel cortile del municipio. Il bilancio di queste settimane non è incoraggiante: la maggioranza appare indebolita, la tensione in giunta è forte. Ci sono anche aspetti giudiziari. I tre ambulanti arrestati dalla polizia sono ancora in carcere: oggi alle Vallette dovrebbe svolgersi l'udienza preliminare. Per tre esponenti politici (Borghezio, Massano e Rigon) resta in piedi la denuncia della Digos. Ieri sera Borghezio e Massano si sono recati dal Prefetto: «L'atteggiamento della Digos è gravissimo, ci ha erroneamente segnalati come organizzatori di una protesta spontanea - sostengono i due esponenti politici - Siamo intervenuti quando la manifestazione era già in corso da un bel pezzo». C'è un altro episodio oscuro. Giovedì sera, un comunicato di Furnari avvertiva di un cocktail organizzato in un locale del centro. La.carta intestata era quella dell'assessorato al Commercio, dal quale il candidato psdi si era «autosospeso» poche ore prima. Che cosa era accaduto? «Semplice - dice Furnari - Qualcuno che non ha nulla a che fare con me ha inviato il comunicato, essendo a conoscenza del mio appuntamento elettorale ed avendo sottomano la carta intestata. Stanno tentando di screditarmi, ma non la passeranno liscia: ho già presentato un esposto alla Procura». Si va avanti tra corvi e pugnali. In una lettera al sindaco, il capogruppo psdi Raffaele Giangrande parla di «clima di linciaggio nei confronti dell'assessore Furnari» e chiede «di sospendere immediatamente ogni licenza o permesso inerente alla grande distribuzione». Insomma, un blocco anche per la-vicenda dei supermercati-di corso Spezia e via Genova, oggetto della rivolta degli ambulanti. Lo stesso Furnari, però, non è d'accordo: «Non si possono bloccare atti dovuti per legge. Quelle licenze sono perfettamente legittime e agli ambulanti l'ho già detto». Nella vicenda s'inserisce anche Giuseppe De Maria, presidente della Consulta delle vie: «Respingiamo le facili strumentalizzazioni. Ma dobbiamo anche dire che alcuni amministratori non hanno fatto il loro dovere. E' colpa loro se gli ambulanti sono scesi in piazza». Giovanna Cattaneo si è chiusa nel silenzio: «Adesso basta. Di questa vicenda parleremo dopo il voto. E' vero, il Consiglio che doveva discutere l'ordine del giorno sui supermercati è saltato per mancanza del numero legale. Un fatto grave, non dannoso però: il periodo pre-ellettorale non avrebbe favorito una serena discussione». L'appuntamento è rimandato di qualche giorno. Il prossimo Consiglio dovrebbe svolgersi lunedi 13 aprile. Giampiero Pavido La manifestazione degli ambulanti giovedì pomerìggio, davanti al municipio

Luoghi citati: Furnari, Lodi