Puzar, di corsa verso il titolo di Enrico Biondi

Puzar, di corsa verso il titolo MOTOCROSS L'italiano favorito nel Mondiale delle 250 che ini2ia domani in Olanda Puzar, di corsa verso il titolo Tre manches: aumentano lo spettacolo e i rìschi «Alessandro? 65 kg di prorompente vitalità». L'Alessandro di cognome fa Puzar, è nato a Ceva (Cn) 23 anni fa e di professione è pilota di motocross, o meglio campione di motocross, perché dall'88 a oggi ha inanellato una serie di risultati che lo hanno portato ai vertici, col Mondiale 250 nel '90 e un terzo posto nel '91, fermato a due prove dalla fine (quando era in testa) da una caduta in Svezia con infortunio al ginocchio sinistro. La definizione di Alessandro è di Michele Rinaldi, iridato nell'84 e oggi apprezzato team manager, il primo ad aver capito le doti di Puzar. Il loro è un binomio vincente e la ricetta del successo semplice: a Rinaldi e al suo team il compito di preparare le moto, a Puzar quello di correre e vincere. Domenica, con la prima prova del Mondiale 250 a Valkenswaard in Olanda, Puzar avrà modo di dimostrare tutta la sua classe: «La voglia di vincere è ri¬ masta la stessa - dice - ma quest'anno non sarà facile: tutti mi conoscono, sono l'uomo da battere, e in più ci sono gli interrogativi di una moto e regolamenti tutti nuovi. Insomma, un rebus, che spero di risolvere in fretta». La moto. La Suzuki ha fatto la fortuna di Puzar, ma l'estrema serietà sul lavoro del team di Rinaldi non poteva passare inosservata a un'altra Casa giapponese, la Yamaha. Due anni di trattative, ed ecco Rinaldi decidersi al grande passo: una vera rivoluzione. Puzar, Schmit e Moore disporranno di una Yamaha YZ 250 M, monocilindrica a due tempi che fa della ricerca elettronica il suo punto di forza: come tutte le cose nuove, ha avuto bisogno di rodaggio. Puzar l'ha provata, sono stati risolti piccoli problemi alle sospensioni e ai freni e la moto è pronta. I regolamenti. Per complicare le cose, la Federazione ha deciso di cambiare le regole del gioco: non più gare su due manche di 40' più due giri, ma tre manche di 25' più due giri. «Con tre partenze il rischio per i piloti è maggiore - dice Puzar - aumenteranno gli incidenti al via». «E per il team - aggiunge Rinaldi - ci sarà da lavorare di più: non sempre, in tutte le partenze, le moto potranno essere pronte al meglio». Obiettivi Puzar promette: «Ora che ho risolto il problema del ginocchio (correrà sempre con una fasciatura speciale, in fibra di carbonio, ndr), penso solo a questo Mondiale: voglio vincerlo, nonostante la concorrenza non manchi, dagli americani Parker (Honda, campione uscente), Healey e Everts (Suzuki) all'inglese Dobb (Kawasaki) ma sento che il '92 mi porterà fortuna. E a fine stagione mi farò operare ai legamenti del ginocchio: con un Mondiale in tasca, le operazioni si sopportano meglio». Enrico Biondi

Luoghi citati: Ceva, Cn, Olanda, Svezia